La carota italiana di qualità guadagna consensi non solo in patria ma anche all’estero. Roberto Giadone (nella foto), presidente di Natura Iblea di Ragusa, specializzata nella produzione e commercializzazione di carote biologiche e biodinamiche, traccia un quadro piuttosto promettente per la produzione nazionale che in questa stagione, almeno finora, sta ottenendo buoni riscontri sul mercato.
“Stiamo assistendo ad una differenza marcata tra il mercato europeo e quello italiano”, premette l’imprenditore siciliano. “Nel nostro Paese manca prodotto e i prezzi sono molto sostenuti (siamo attorno ai 55 centesimi al chilogrammo in produzione per la merce convenzionale), mentre all’estero non si superano di media i 30 centesimi al chilo. Si tratta di una novità importante e non pienamente spiegabile. Nonostante la carota italiana scarseggi e le quotazioni siano elevate, le vendite non mancano. Ciò significa che l’origine italiana sta prendendo sempre più piede non solo sul mercato interno ma anche fuori dai confini nazionali. Il prodotto italiano viene valorizzato. E questo è un fattore assai incoraggiante”.

Mancano i volumi: “Gli agricoltori non investono più”
Le problematiche tuttavia non mancano. “Dopo un buon 2024 in termini di volumi, quest’anno la mancanza di prodotto è consistente: si registrano picchi che arrivano a -40% di quantità. Oltre al clima un fattore determinante è un’alta percentuale di agricoltori che diminuiscono gli ettari coltivati ad incidere sul calo produttivo. “In molti lasciano o riducono drasticamente gli investimenti: troppi i rischi d’impresa. I costi generali sono aumentanti in maniera esponenziale”, ricorda Giadone. “Solo una manciata d’anni fa per un ettaro si dovevano investire circa 6 mila euro, oggi siamo a 10 mila. Sul biologico la forbice è ancora più ampia, visto che è pressoché raddoppiata, passando da 7.500 euro a ettaro a 14 mila”.
Tornando alla stagione, in Sicilia si sta partendo in questi giorni: “Tra il 15 e il 20 febbraio si inizierà ad entrare in piena produzione. I costi per l’irrigazione sono stati elevati. I volumi sono buoni, così come le aspettative”.
Natura Iblea esclusivista di carote biodinamiche
Per quanto riguarda nello specifico Natura Iblea, Giadone sottolinea come “per il secondo anno consecutivo rimaniamo esclusivisti in Italia per la fornitura di carote in regime biodinamico certificate Demeter, rimanendo un interlocutore di riferimento. Sulla stagione rimaniamo ottimisti”, afferma l’imprenditore a capo di un’azienda che sviluppa il proprio business per il 90% con l’estero, specialmente nel Centro e Nord Europa. “Quest’anno abbiamo chiuso contratti con primarie catene distributive europee – Germania, Svizzera, Danimarca e Scandinavia in particolare – ottenendo contratti che ci riconoscono prezzi in aumento del 15%, con volumi che nel complesso arriveranno a circa 6 mila tonnellate. La possibilità di garantire prodotto di qualità con costanza settimanale e con volumi significativi offre le garanzie necessarie alla gdo estera, che riconosce il giusto valore al prodotto premium italiano. È uno dei fattori che fanno la differenza”.
Il valore generato dalla Carota Novella di Ispica IGP, inoltre, si conferma anno dopo anno, crescendo con costanza. “I prezzi staccati sono soddisfacenti. La certificazione a indicazione geografica protetta frutta un 15-20% in più rispetto al prodotto non certificato”.
Emanuele Zanini
emanuele.zanini@corriereortofrutticolo.it
Nel prossimo numero del Corriere Ortofrutticolo, in distribuzione a Berlino, focus sulle carote