È il materiale da imballaggio green per eccellenza, 100% naturale e riciclabile (nove imballaggi su dieci vengono recuperati ogni anno), duttile, resistente ed estremamente versatile. Stiamo parlando del cartone ondulato, una filiera che in Italia dà lavoro a circa 15mila addetti, per una produzione annua in superficie che nel 2017 ha superato i 6,7 miliardi di metri quadrati, l’equivalente di un milione di campi da calcio, per dare un ordine di grandezza.
Una filiera che continua a crescere, grazie anche (ma non solo) alla spinta dell’e-commerce: lo comunica Gifco, il Gruppo italiano fabbricanti cartone ondulato, che il 18 e 19 maggio dà appuntamento a tutti i suoi associati a Viareggio (Lucca) per il meeting annuale di bilancio delle attività svolte nel 2017. Per due giornate al Grand Hotel Principe di Piemonte si farà il punto sullo stato dell’arte del comparto italiano del cartone ondulato, che nel 2017 ha registrato una produzione nazionale complessiva – in peso – di 3,8 milioni di tonnellate, con una crescita dell’1,95% sul 2016. Parlando in termini di superficie, la crescita è ancora più evidente: si parla di oltre 6,7 miliardi di mq di cartone ondulato prodotti nel corso dell’anno, appunto, contro i 6,5 miliardi del 2016 (+2,82%).
A conferma dello stato di salute del settore, il fatturato delle aziende che lo compongono ammonta a circa quattro miliardi di euro. “Negli ultimi cinque anni abbiamo assistito a una crescita costante, sia in superficie che in peso, consolidando così la ripresa produttiva del cartone ondulato successiva alla crisi del precedente quinquennio 2007-12”, esordisce il presidente di Gifco, Amelio Cecchini. “Questo trend positivo – continua il presidente – conferma che il cartone ondulato è un veicolo fondamentale per l’industria italiana, packaging per eccellenza per la spedizione dei beni acquistati online, con un ruolo fondamentale nella valorizzazione dell’export e nella competitività del prodotto made in Italy”.
Oggi nel nostro Paese il 93% della produzione di imballaggi in cartone ondulato è realizzata dalle aziende associate a Gifco. E l’Italia si conferma ancora il principale produttore di cartone ondulato a livello europeo, dopo la Germania. Nel 2017 la produzione dei soli soci Gifco ammonta a 6,3 miliardi di mq di cartone ondulato (+2,1% sul 2016), contro i 7,8 miliardi di mq prodotti dall’industria tedesca (+3%). Francia e Gran Bretagna sono rispettivamente il terzo e quarto produttore europeo in termini di volumi e superfici.
Gifco associa 70 stabilimenti che producono cartone ondulato e 313 scatolifici. Lombardia ed Emilia Romagna-Marche si confermano anche per il 2017 come le macro aree più produttive d’Italia, superando entrambe il miliardo e mezzo di metri quadri prodotti. In termini percentuali è interessante segnalare le opposte performance delle macro aree Sud-Isole e Toscana: la prima continua a registrare crescite significative (nel 2017 +6,1%); la seconda – unica eccezione tra tutte le macro aree – continua a perdere punti percentuali (nel 2017 -1,24%), secondo un trend negativo che dura ormai da diversi anni.
Guardando ai settori merceologici, l’alimentare (ortofrutta, prodotti freschi e lavorati, bevande, pesci, carni e polli) si conferma il maggior mercato di sbocco di questo materiale, con una quota di mercato in crescita di due punti percentuali sul 2016, che si attesta al 60,3%. Il non food (elettrodomestici, edilizia, industria metalmeccanica, farmaceutica, arredamento, igiene, cosmesi, pulizia per la casa etc.) di conseguenza, perde quote di mercato scendendo al 39,7%.
Cartone ondulato, il materiale da imballaggio green per eccellenza
Negli anni l’impegno dei produttori associati a Gifco si è concentrato progressivamente verso la riduzione dell’impiego di materie prime: il peso medio del cartone ondulato nel 2017 è di 561 grammi per mq (566 grammi nel 2016). “Dal 2000 ad oggi il peso medio del nostro packaging è diminuito di 44 grammi per mq, grazie a carte sempre più performanti fornite dai produttori di carta e grazie alla continua evoluzione tecnologica delle macchine per il converting – sottolinea il presidente di Gifco – In questo modo le prestazioni tecniche dell’imballaggio vengono comunque garantite e le aziende fabbricanti cartone ondulato riescono ad essere più performanti sul piano della competitività e della sostenibilità ambientale”.
Questo comparto può vantare anche un altro importante pregio: essere un attore fondamentale nel circolo virtuoso del riciclo di carta e cartone. Oggi l’80% degli imballaggi prodotti dalle aziende associate a Gifco è realizzato con carta riciclata. A loro volta gli imballaggi giunti a fine vita sono riciclabili nella loro totalità: grazie al lavoro di Comieco, il consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica, ogni anno in Italia l’89% degli imballaggi di carta e cartone vengono avviati a recupero, l’80% a riciclo.
La fibra vergine viene prodotta secondo politiche di forest management certificate da enti internazionali come Pefc e Fsc, che garantiscono una gestione sostenibile delle risorse naturali con piani di riforestazione superiore a quelli di taglio.