“Il problema è che se si mettono regole draconiane che costringono i nostri agricoltori o allevatori a ridurre la produzione, a fronte di un consumo che rimane invariato, inevitabilmente si finisce per importare da Paesi che usano sistemi produttivi ancora più impattanti per l’ambiente”.
Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida (nella foto), intervistato dal Messaggero.
“Il rischio – osserva il ministero del Masaf – è che il cibo venga usato come arma di guerra, basta vedere quello che sta accadendo a causa della Russia o nel Mar Rosso con gli Houti. Come Italia intanto abbiamo raggiunto due obiettivi: il 100% di presenze all’Agrifish, nelle riunioni tra ministri. E il fatto che nel Consiglio Ue del 21 e 22 marzo l’Agricoltura è tra i quattro punti all’ordine del giorno. Terzo, nel piano Mattei c’è un capitolo dedicato proprio alle produzioni sostenibili, senza rinunciare alla qualità. Bisogna tornare all’idea dei padri fondatori dell’Europa: sostenibilità di cui l’agricoltore di fa garante e difesa delle attività agricole”.