Il Gruppo Princes, leader nel settore alimentare a livello internazionale, ha annunciato che il 100% dei pomodori lavorati durante l’ultima stagione presso il suo stabilimento italiano di Foggia sono stati forniti da produttori dotati di certificato etico indipendente.
Alla conclusione della stagione del pomodoro del 2018, infatti, tutti i pomodori trasformati da Princes sono stati forniti da aziende pugliesi che hanno ottenuto la certificazione Global GAP GRASP o SA8000, in linea con gli impegni presi ad inizio anno.
Il “Global G.A.P” è il principale standard di qualità a livello mondiale che garantisce l’adozione delle migliori pratiche nel settore agricolo. Il “GRASP”, invece, è un modulo da compilare su base volontaria, messo a disposizione delle aziende agricole e sviluppato al fine di valutare l’adozione di buone pratiche a livello sociale, in termini di salute, sicurezza e welfare, contratti, salari e libertà di rappresentanza per i lavoratori.
Princes trasforma 300 mila tonnellate di pomodori freschi ogni anno nel suo stabilimento di Foggia, dove vengono sviluppati i prodotti per il brand Napolina e per i prodotti a marchio proprio dei retailer, che vengono distribuiti e venduti in tutto il mondo.
La maggior parte di questi pomodori viene raccolta meccanicamente, ma a differenza di altri trasformatori italiani, per Princes non è sufficiente questo per garantire la conformità etica.
Sin dal 2015, infatti, Princes ha sostenuto lo sviluppo di competenza e consapevolezza dei temi etici all’interno della propria filiera, conducendo oltre 4000 ispezioni sul campo (di cui 980 nel 2018), nelle cooperative di coltivatori e produttori che fanno parte della filiera del pomodoro dell’azienda. Princes, inoltre, garantisce la completa tracciabilità dei pomodori dal campo allo stabilimento grazie ad un sistema GPS installato su tutti i camion.
Quest’anno, l’Ethical Trading Initiative, una delle principali alleanze internazionali tra imprese, sindacati e ONG che promuove il rispetto per i diritti dei lavoratori in tutto il mondo, ha conferito a Princes il pieno status di membro, in funzione dell’impegno che l’impresa ha dimostrato nei confronti dei diritti dei lavoratori in tutta la filiera.
Princes ha anche lanciato di recente un programma di inserimento lavorativo per giovani immigrati: “Lavoro senza Frontiere”. Il progetto intende assicurare ai migranti un’alternativa di lavoro appagante e sicura all’interno dei comparti produttivi di Foggia. Il programma è stato avviato in collaborazione con la Caritas che supporta attivamente la comunità di migranti di Foggia.
L’Amministratore Delegato di Princes in Italia Gianmarco Laviola ha affermato: “Perseguiamo e incoraggiamo con forza e passione la sostenibilità sociale nella filiera del pomodoro. Abbiamo lavorato costantemente con i nostri fornitori diretti e i loro coltivatori per raggiungere l’obiettivo della certificazione di eticità al 100% e, contestualmente, per migliorare la vita dei lavoratori della nostra filiera. La reputazione della filiera del pomodoro pugliese ci sta a cuore e ci impegniamo, in prima linea, per farne un esempio di eccellenza sotto tutti i punti di vista. Anche per questo, organizziamo regolarmente delle conferenze per incoraggiare tutti i membri della filiera del pomodoro a ridefinire i propri standard etici, e continuiamo a sollecitare tutti gli stakeholders della filiera europea ad approfondire la comprensione delle problematiche del lavoro nell’agricoltura italiana e a cooperare per trovarne le soluzioni migliori”.