HALAESA SBARCA IN SICILIA CON L’AVOCADO BIO: “500 ETTARI ENTRO IL 2030”

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Halaesa, impresa agricola siciliana nata nel 2022, è pronta a sbarcare sul mercato italiano con il suo primo raccolto di avocado biologico e interamente Made in Italy. Partire dall’avocado per trasformare il cambiamento climatico in un’opportunità imprenditoriale, è la sfida di Halaesa che, con oltre 100 ettari di coltivazioni già avviate tra le province di Palermo, Messina e Siracusa, ha l’obiettivo di raggiungere 500 ettari entro il 2030, diventando una delle maggiori realtà europee del settore.

Il primo raccolto, frutto di un mix ben calibrato di tecnologie di precisione e pratiche agricole attente alla salute e del suolo e dell’ambiente, sarà disponibile dal prossimo inverno.

La coltivazione avviene attraverso i principi dell’agricoltura rigenerativa, revitalizzando anche aree che prima erano vocate alla viticoltura e abbandonate per le temperature troppo elevate. L’impegno ambientale di Halaesa cammina di pari passo a quello sociale, creando posti di lavoro, nuove competenze professionali e sinergie virtuose con le aziende confinanti con le coltivazioni.

L’avocado di Halaesa è un prodotto biologico, a basso impatto ambientale, ricco di nutrienti, grazie alla raccolta al giusto grado di maturazione e alla vicinanza al mercato di riferimento, a differenza di quelli d’importazione raccolti prematuramente perché spesso provenienti da paesi d’oltreoceano.

La filiera locale, biologica e controllata messa a punto da Halaesa offre una risposta concreta alla crescente domanda italiana di superfood salutari e sostenibili. In un mercato con previsioni di crescita del +30% annuo, e consumatori sempre più attenti alla qualità del cibo e al rispetto per l’ambiente, Halaesa rappresenta un modello di agribusiness innovativo e un’alternativa responsabile, trasparente e made in Italy all’attuale offerta globale

Halaesa è un nuovo modello di azienda agricola del futuro, innovativa e sostenibile, che unisce:

• Un modello finanziario attuale attraverso la raccolta di capitali privati da diversi investitori;
• Tecnologie di precisione per irrigazione, raccolta e monitoraggio costante della produzione;
• Agricoltura rigenerativa con metodi naturali, senza arature e uso intensivo di fitofarmaci;
• Sostenibilità ambientale con utilizzo di energie rinnovabili che arriverà a coprire fino all’80%;
• Filiera corta e integrata, con rapporti diretti con la distribuzione;
• Impatto sociale positivo, con contratti stabili e formazione per giovani lavoratori.

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