IL CAVOLFIORE DELLA PIANA DEL SELE E IL VALORE DELL’IGP, SOLCO MAGGIORE: “GRANDE ACCOGLIENZA DELLA GDO”

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Antonio Vocca, responsabile generale della OP Solco Maggiore, tecnico progettista che ha seguito l’iter di questo riconoscimento europeo, continua a sottolineare come la reputazione del prodotto rappresenti l’elemento di valore che traina questo bene sul mercato. Vocca sostiene fortemente il concetto di qualità totale di un prodotto che diventa da tutti riconoscibile: perché frutto del suo paesaggio, perché la ricerca storica lo racconta, perché da prodotto agricolo diventa ottimo cibo, dalle qualità nutraceutiche ben definite. Per questo motivo l’obiettivo comune non è più quello di assecondare il mercato ma indirizzarlo, andando ad incidere sulle scelte del consumatore/fruitore del bene.

Così il Cavolfiore della Piana del Sele, recentemente insignito del marchio IGP, compie passi significativi per affermarsi sul mercato. La Grande Distribuzione Organizzata ha accolto con entusiasmo il nuovo prodotto sul mercato che esprime un’eccellenza certificata di significativo valore. Con importanti reti di distribuzione la OP Solco Maggiore sta lavorando per la giusta promozione e valorizzazione sul mercato del Cavolfiore della Piana del Sele IGP ed i primi test operati su alcuni scaffali di importanti insegne hanno dato riscontri entusiasmanti con immediati riordini.
Nelle stesse settimane di dicembre il Cavolfiore della Piana del Sele IGP è stato presente a Milano presso Eataly Smeraldo, all’interno di uno spazio dedicato alla promozione del prodotto nel suo novo pack. È entrato a far parte del menù proposto al ristorante con una pizza ed un piatto creati ad hoc.


Dal campo alla tavola: un ortaggio protagonista

Il progetto del Cavolfiore della Piana del Sele IGP è stato accolto con entusiasmo dallo chef stellato Davide Oldani, che ha presentato questa eccellenza nel corso di un evento organizzato presso il Ristorante Olmo di Cornaredo (MI), lo scorso 4 dicembre. Nel corso dell’evento, organizzato dalla OP Solco Maggiore, alla presenza di selezionati ospiti rappresentanti delle GDO e della stampa di settore, si sono incontrati lo Chef Davide Oldani e il prof. Cesare Gridelli, direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia di Avellino. Da questo eccezionale confronto tra lo chef stellato e l’oncologo di fama internazionale, sono emersi diversi spunti di riflessione, a partire dal fatto che: un piatto salutare può essere in grado di dare interessanti soddisfazioni al palato, con le giuste tecniche di cottura ed altri accorgimenti è possibile esprimere un piatto gustoso e salutare dove le verdure diventano “il piatto” importante. Non solo la carne o il pesce, ma anche un ortaggio come il cavolfiore, secondo Davide Oldani, può diventare il “main dish”. Questo il progetto che lo chef ha a cuore e che promuove nel suo Ristorante Olmo dove anche i prodotti vegetali diventano protagonisti indiscussi delle preparazioni.

“Il cuoco deve prima di tutto nutrire le persone…” poi stupirle, per questo lo chef ha accolto favorevolmente tutto quello che il Cavolfiore della Piana del Sele IGP è in grado di raccontare e di esprimere, a partire dalla sua bontà e dal territorio. “Ho accolto questo progetto perché ci sono tutti quei valori che ricerco all’interno delle materie prime: la grande qualità gestita da una filiera certificata e garantita e caratteristiche uniche come tutto ciò che riguarda gli aspetti nutraceutici”.

Proprietà nutrizionali e benefici per la salute

Il valore nutraceutico del cavolfiore IGP è stato illustrato dal professore Cesare Gridelli, direttore del Dipartimento di Onco-Ematologia di Avellino: “Un’alimentazione scorretta è responsabile del 30% dei tumori. Il cavolfiore è un concentrato di benessere: è ipocalorico, ricco di sali minerali, è ricco di vitamina C e di sulforafano, una sostanza antitumorale che le case farmaceutiche stanno sperimentando”. Gridelli ha sottolineato l’importanza di una dieta equilibrata sia per la prevenzione che per il benessere generale.

Un riconoscimento frutto di intenso lavoro

Raffaele Scarano Presidente del Consorzio di Tutela del Cavolfiore della Piana del Sele IGP e membro della OP Solco Maggiore di Eboli non nasconde la soddisfazione e dichiara “Abbiamo lavorato per quattro anni per raggiungere questo traguardo. È nostro dovere proteggere e promuovere un prodotto che rappresenta un simbolo ed una risorsa per la Piana del Sele, insieme alle peculiarità che lo contraddistinguono”. La zona di produzione, attiva da ottobre a maggio, produce annualmente circa 24 milioni di cavolfiori, e l’obiettivo immediato è certificarne almeno il 16%”.

La OP Solco Maggiore sta lavorando alacremente per promuovere questa straordinaria eccellenza – ha aggiunto Attilio Astone, responsabile commerciale e controllo qualità della OP Solco Maggiore –. Abbiamo anche introdotto un imballaggio in cartone, in un colore che si fa notare, “monocorimbo” con etichetta nutrizionale, che evidenzia proprietà come l’alto contenuto di vitamina C, e un QR code che racconta la storia, le origini e nuove, interessanti ricette per gustare il Cavolfiore della Piana del Sele IGP.”

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