Con il Natale alle porte per il Radicchio di Treviso IGP arriva uno dei momenti più importanti della stagione. Dopo le difficoltà dei mesi scorsi, caratterizzati da importanti perdite di prodotto a causa del maltempo, ora la situazione sta lentamente migliorando, sebbene rimanga delicata. I prezzi rimangono più elevati rispetto alle scorse annate, a parità di periodo, sebbene l’aumento sia in discesa e i volumi in leggera risalita.
“Oggi – afferma Andrea Tosatto (nella foto), presidente del Consorzio di Tutela del Radicchio Rosso di Treviso IGP e Variegato di Castelfranco IGP, confermato alla carica il mese scorso – il prodotto a indicazione geografica di alta qualità ha valori più alti in media del 20% rispetto agli altri anni. Poche settimane fa registravamo un +30%, quindi ora tendenzialmente in calo del 10%. La forbice dell’aumento di quotazione sta quindi scendendo progressivamente”, osserva Tosatto. “Per quel che riguarda invece il prodotto di qualità medio-bassa i differenziali si sono quasi annullati: i prezzi sono allineati a quelli delle annate precedenti di questo periodo”.
Festività strategiche
Il periodo delle festività rimane strategico per un prodotto che viene comunque piuttosto richiesto sotto Natale: “I consumi di queste settimane rimangono importanti. Le aziende sono al lavoro per trovare la corretta collocazione del prodotto con le varie fasce di prezzo attraverso i vari canali distributivi (GDO, ingrosso, dettaglio, Horeca, etc). L’impegno massimo è valorizzare al meglio la merce a disposizione riuscendo a soddisfare le richieste”.
I volumi in questi ultimi giorni sono riusciti in parte a risalire la china dopo un’annata molto tribolata, con tanto prodotto scartato o di bassa qualità. “Anche la disponibilità di prodotto premium rimane sempre inferiore alla media”.
All’orizzonte si vede comunque uno spiraglio di luce, dopo mesi davvero difficili. La partenza era stata caratterizzata da quantità dimezzate a cause delle copiose piogge autunnali che avevano causato spesso l’asfissia radicale delle piante e marciumi. “Le situazioni più critiche si sono registrate proprio negli areali più vocati del Radicchio di Treviso IGP. Ora siamo in leggero recupero, ma mancherà ancora prodotto nelle prossime settimane”, precisa Tosatto, che con il Consorzio di tutela ha tentato di confrontarsi con la Regione Veneto per possibili risarcimenti alle aziende colpite dal maltempo e dalle conseguenti perdite di prodotto. Tuttavia i danni non si sono estesi in maniera capillare su vasti areali e non tutte le imprese hanno perso quantitativi importanti del raccolto e pertanto non si sono presentate le condizioni sufficienti per richiedere indennizzi.
Nel frattempo si spera nel Natale con meno pessimismo rispetto a qualche settimana fa. La stagione poi proseguirà fino a febbraio-marzo ma chiuderà prima del solito e con quantitativi che rimarranno inferiori rispetto alle scorse annate. Poi si tireranno le somme di una stagione per nulla facile.
Emanuele Zanini
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