Comunicare i valori dell’ortofrutta per dare più valore al prodotto. Quante volte ci siamo sentiti ripetere questa frase come un mantra? Mille volte, tante quante abbiamo dovuto registrare i fallimenti, le delusioni, le appropriazioni indebite di altri (l’industria) che facevano propri questi valori per i loro scopi commerciali e di business. Viene quasi da pensare che il mondo produttivo abbia altre cose cui pensare (comprare/vendere, i bilanci, i piani operativi, i rapporti con le catene Gdo) e non possa perdere tempo a “comunicare”. E poi comunicare cosa? Su questo tema c’è un grande equivoco. Comunicare i valori non significa fare promozione a se stessi, in parole povere fare pubblicità alla propria azienda. Comunicazione commerciale e informazione sono due cose molto diverse fra loro. L’informazione non ha scopi immediatamente commerciali, racconta storie, personaggi, buoni progetti. I giornalisti sono lì per selezionare le storie da raccontare e farlo con professionalità e indipendenza di giudizio. Se parlo dell’avocado in Sicilia, dovrò far parlare una impresa che li produce e che racconta la sua storia. Inevitabilmente l’impresa godrà di visibilità ma il focus è l’avocado in Sicilia, i problemi, i progetti, il mercato, ecc ecc.
Al di fuori della cerchia ristretta degli addetti al settore, l’ortofrutta intesa come eccellenza produttiva e settore dal grande peso economico non gode di buona stampa, anzi – direi – di nessuna stampa. L’ex numero 1 di Conad, Francesco Pugliese, disse con franchezza ad un nostro evento che l’ortofrutta in effetti ”ha una immagine un po’ sfigata”. La grande massa dei consumatori ignora cosa c’è dietro i banchi e gli scaffali dei market o dei (pochi) fruttivendoli sopravvissuti. Come funziona la filiera, chi la compone, dove si produce, come si formano i prezzi, come è organizzato il mercato, quali sono le eccellenze… L’ortofrutta come sistema ha specificità tutte sue, anche difficili da spiegare al comune cittadino (OP, AOP, OCM, Unioni nazionali). La frammentazione della rappresentanza e la divisione del mondo agricolo fanno il resto. La comunicazione spesso diventa l’ultimo dei problemi .
Il nostro evento annuale “Protagonisti dell’ortofrutta italiana”, giunto alla 13a edizione, quest’anno si è svolto a Bologna alla vigilia di Marca, il salone bolognese della marca del distributore, anzi “del distributore”, perché sono le catene della GDO i veri protagonisti di Marca. Con quest’anno sono 130 gli imprenditori e le imprese premiate, tra loro 13 Oscar dell’ortofrutta, cui si sono aggiunti negli ultimi anni i giovani Under 35, i premi di BPER Banca per l’innovazione, delle Donne dell’ortofrutta per una impresa al femminile, e altri riconoscimenti. Grazie anche ai nostri partner e agli sponsor, l’evento dei Protagonisti nei suoi 13 anno di vita su e giù per l’Italia non ha fatto altro che comunicare i valori, le capacità, la visione, i progetti innovativi degli uomini e delle donne dell’ortofrutta, farli emergere agli occhi della pubblica opinione, renderli conoscibili e visibili. Che le imprese dell’ortofrutta abbiano vivacità, visione, capacità progettuale, voglia di innovare non lo scopriamo noi, ci sono i numeri lì a dimostrarlo. Il nostro evento è la vetrina di tutti questi valori, il luogo dove questi valori vengono comunicati e legati al destino di uomini e donne.
Quindi noi non diamo soltanto premi, targhe e pergamene, noi facciamo molto di più: portiamo alla luce i progetti buoni, gli esempi meritevoli, le storie di uomini e donne, di famiglie e imprese che ogni giorno aprono bottega, creano occupazione, fanno crescere le aziende e i territori nonostante problemi e difficoltà, nonostante una burocrazia asfissiante, nonostante un’Europa il più delle volte nemica anziché amica. Le storie che i Protagonisti incarnano, e che abbiamo raccontato sul giornale in questi 13 anni, raccontano esempi di eccellenza, di sacrificio, di voglia di non mollare mai, di andare oltre le avversità quotidiane. La buona comunicazione è fatta di storie, noi accendiamo i riflettori su queste storie, su uomini e donne che – magari senza volerlo – Protagonisti lo sono diventati davvero, col loro esempio e col loro impegno.
Lorenzo Frassoldati
direttore del Corriere Ortofrutticolo e CorriereOrtofrutticolo.it
l.frassoldati@alice.it
IL SUCCESSO DEI PROTAGONISTI? È IL VALORE DELLA BUONA COMUNICAZIONE
Comunicare i valori dell’ortofrutta per dare più valore al prodotto. Quante volte ci siamo sentiti ripetere questa frase come un mantra? Mille volte, tante quante abbiamo dovuto registrare i fallimenti, le delusioni, le appropriazioni indebite di altri (l’industria) che facevano propri questi valori per i loro scopi commerciali e di business. Viene quasi da pensare che il mondo produttivo abbia altre cose cui pensare (comprare/vendere, i bilanci, i piani operativi, i rapporti con le catene Gdo) e non possa perdere tempo a “comunicare”. E poi comunicare cosa? Su questo tema c’è un grande equivoco. Comunicare i valori non significa fare promozione a se stessi, in parole povere fare pubblicità alla propria azienda. Comunicazione commerciale e informazione sono due cose molto diverse fra loro. L’informazione non ha scopi immediatamente commerciali, racconta storie, personaggi, buoni progetti. I giornalisti sono lì per selezionare le storie da raccontare e farlo con professionalità e indipendenza di giudizio. Se parlo dell’avocado in Sicilia, dovrò far parlare una impresa che li produce e che racconta la sua storia. Inevitabilmente l’impresa godrà di visibilità ma il focus è l’avocado in Sicilia, i problemi, i progetti, il mercato, ecc ecc.
Al di fuori della cerchia ristretta degli addetti al settore, l’ortofrutta intesa come eccellenza produttiva e settore dal grande peso economico non gode di buona stampa, anzi – direi – di nessuna stampa. L’ex numero 1 di Conad, Francesco Pugliese, disse con franchezza ad un nostro evento che l’ortofrutta in effetti ”ha una immagine un po’ sfigata”. La grande massa dei consumatori ignora cosa c’è dietro i banchi e gli scaffali dei market o dei (pochi) fruttivendoli sopravvissuti. Come funziona la filiera, chi la compone, dove si produce, come si formano i prezzi, come è organizzato il mercato, quali sono le eccellenze… L’ortofrutta come sistema ha specificità tutte sue, anche difficili da spiegare al comune cittadino (OP, AOP, OCM, Unioni nazionali). La frammentazione della rappresentanza e la divisione del mondo agricolo fanno il resto. La comunicazione spesso diventa l’ultimo dei problemi .
Il nostro evento annuale “Protagonisti dell’ortofrutta italiana”, giunto alla 13a edizione, quest’anno si è svolto a Bologna alla vigilia di Marca, il salone bolognese della marca del distributore, anzi “del distributore”, perché sono le catene della GDO i veri protagonisti di Marca. Con quest’anno sono 130 gli imprenditori e le imprese premiate, tra loro 13 Oscar dell’ortofrutta, cui si sono aggiunti negli ultimi anni i giovani Under 35, i premi di BPER Banca per l’innovazione, delle Donne dell’ortofrutta per una impresa al femminile, e altri riconoscimenti. Grazie anche ai nostri partner e agli sponsor, l’evento dei Protagonisti nei suoi 13 anno di vita su e giù per l’Italia non ha fatto altro che comunicare i valori, le capacità, la visione, i progetti innovativi degli uomini e delle donne dell’ortofrutta, farli emergere agli occhi della pubblica opinione, renderli conoscibili e visibili. Che le imprese dell’ortofrutta abbiano vivacità, visione, capacità progettuale, voglia di innovare non lo scopriamo noi, ci sono i numeri lì a dimostrarlo. Il nostro evento è la vetrina di tutti questi valori, il luogo dove questi valori vengono comunicati e legati al destino di uomini e donne.
Quindi noi non diamo soltanto premi, targhe e pergamene, noi facciamo molto di più: portiamo alla luce i progetti buoni, gli esempi meritevoli, le storie di uomini e donne, di famiglie e imprese che ogni giorno aprono bottega, creano occupazione, fanno crescere le aziende e i territori nonostante problemi e difficoltà, nonostante una burocrazia asfissiante, nonostante un’Europa il più delle volte nemica anziché amica. Le storie che i Protagonisti incarnano, e che abbiamo raccontato sul giornale in questi 13 anni, raccontano esempi di eccellenza, di sacrificio, di voglia di non mollare mai, di andare oltre le avversità quotidiane. La buona comunicazione è fatta di storie, noi accendiamo i riflettori su queste storie, su uomini e donne che – magari senza volerlo – Protagonisti lo sono diventati davvero, col loro esempio e col loro impegno.
Lorenzo Frassoldati
direttore del Corriere Ortofrutticolo e CorriereOrtofrutticolo.it
l.frassoldati@alice.it
LA SPREMUTA DEL DIRETTORE
L'ASSAGGIO
Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana
Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!