IMBALLAGGI PIÙ EFFICIENTI PER VALORIZZARE IL PRODOTTO: IL PROGETTO PILOTA DELL’OI E DI CSO

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Un progetto che mira a razionalizzare l’utilizzo degli imballaggi, riducendo lo spazio vuoto tra imballaggio primario e secondario al fine di ottimizzare i costi, la logistica e l’impatto ambientale. E’ questo il “Progetto di miglioramento del sistema degli imballaggi per l’ortofrutta fresca in Italia” presentato da Ortofrutta Italia, capofila del progetto e da Cso Italy, coordinatore tecnico dell’iniziativa. Le linee guida del progetto sono state illustrate al sottosegretario dell’agricoltura e sovranità alimentare Patrizio La Pietra e ai rappresentanti delle associazioni del settore ortofrutticolo e delle aziende di imballaggi convocati al tavolo presso il Masaf.

Il progetto pilota – ha spiegato Elisa Macchi, direttore di Cso Italy–, messo a punto con il comitato tecnico che raggruppa sette aziende partner (Conip, Ifco Systems Italia, Cpr System, Profood, Consorzio Bestack, Tosca Italy e Rilegno), partirà prendendo a riferimento gli imballaggi di kiwi e pomodori. “Il nostro obiettivo – ha osservato Macchi – è di arrivare a individuare la combinazione ideale tra imballaggio primario e secondario in modo da avere il minor spazio vuoto possibile, e generare efficienze dal punto di vista logistico ma anche di utilizzo degli imballaggi”.

“Si dovrà comunque tenere conto – ha aggiunto Macchi – delle esigenze di tutti i partecipanti a questo tavolo, quindi dovrà essere una sfida comune e cercheremo di trovare la combinazione di scelte e soluzioni ideali per poter avere riduzioni di costi logistici e anche benefici ambientali”.

Il sottosegretario La Pietra ha sottolineato come “Il Masaf è pronto a fare la propria parte a supporto del settore ortofrutticolo per centrare l’obiettivo della riduzione degli imballaggi, in linea con le indicazioni europee. L’aumento del riutilizzo e del riciclo, e l’adozione di materiali innovativi e sostenibili sono le strade da seguire e il ministero, grazie al supporto scientifico del Crea e di Ismea, vuole essere protagonista di questo nuovo approccio, rispettoso dell’ambiente e allo stesso tempo non penalizzante per le imprese coinvolte in questo percorso di maggiore sostenibilità”.

Il progetto è stato proposto da Ortofrutta Italia, “nell’obiettivo di armonizzare la filiera dal punto di vista degli imballaggi e della logistica – ha detto al Corriere Ortofrutticolo il presidente dell’Organizzazione interprofessionale di settore, Valentino Di Pisa – e poter dunque risparmiare soldi sulla logistica, riducendo anche lo spreco che c’è oggi tra l’imballaggio primario e l’imballaggio secondario. Ma soprattutto il senso di questo progetto è il grande risultato di aver messo attorno a un tavolo i più importanti stakeholder della filiera di imballaggi, a cominciare dal legno per continuare con plastica e cartone”. “Tutti hanno capito l’importanza della cosa, e ci tengo a ringraziare chi ha partecipato, perché non sono mancate le difficoltà – ha proseguito Di Pisa – Sarà dunque realizzato un progetto coordinato dal punto di vista tecnico e di gestione”.

Patrizio La Pietra (a sinistra) con Valentino Di Pisa

Questo non vuol dire che rivoluzioniamo il sistema commerciale – ha concluso Di Pisa – ma sicuramente proviamo a dare un piccolo contributo nel risparmio all’interno della filiera e soprattutto a beneficio della produzione”.

La validità dell’idea progettuale è espressa dalle imprese che hanno voluto partecipare e sostenere il progetto, tutte imprese leader del settore degli imballaggi:

  • Bestack, un Consorzio tra aziende di produzione di imballaggi in cartone ondulato con particolare specializzazione nell’ortofrutta, che si occupa di ricerca, sviluppo e sostenibilità;
  • CPR System, IFCO e TOSCA leader nella movimentazione, riutilizzo e riciclo degli imballaggi in plastica a sponde abbattibili;
  • CO.N.I.P, consorzio imballaggi in plastica che ha lo scopo di garantire la produzione ecosostenibile degli imballaggi in plastica;
  • RILEGNO, il consorzio nazionale che si occupa della raccolta, del recupero e del riciclo degli imballaggi di legno;
  • PROFOOD, il cui obiettivo è valorizzare la sostenibilità dei contenitori in plastica.

Cristina Latessa

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