Giacenze ancora elevate, vendite non entusiasmanti anche a causa di prezzi piuttosto elevati e rischi di sovrapposizione commerciale in primavera. È un quadro non tranquillizzante quello che Giancarlo Minguzzi (nella foto), presidente dell’omonima Op di Alfonsine (Ravenna) e di Fruitimprese Emilia Romagna, traccia sul mercato del kiwi verde.
“L’impressione – osserva l’imprenditore emiliano-romagnolo – è che le quantità di prodotto stoccato siano ancora piuttosto alte. Le quotazioni sostenute non hanno particolarmente stimolato le vendite, che non finora non sono state esaltanti”. A questo aspetto non molto positivo, nei prossimi mesi se ne potrebbe aggiungere un altro: “Verso maggio – continua Minguzzi – se il kiwi non sarà ancora terminato rischia di sovrapporsi con le produzioni in arrivo in contro stagione dall’Emisfero Sud, in particolare dalla Nuova Zelanda, da dove pare ci siano buone prospettive produttive”. La speranza, quindi, è stimolare le vendite con prezzi più accessibili: “Credo che nella Gdo prossimamente inizieranno promozioni ad hoc. Al momento i produttori cercano di tenere duro, ma il rischio è ritrovarsi con parte del prodotto invenduto”, avverte Minguzzi. “Credo sia fondamentale stimolare e accelerare le vendite per non ritrovarsi ancora giacenze importanti a fine campagna”.
Prosegue spedita la marcia del kiwi giallo
Decisamente diverso il discorso sul kiwi giallo, che prosegue la sua marcia a vele spiegate. “Le quantità disponibili non soddisfano la domanda, che è in crescita. La qualità è mediamente buona. Le quotazioni sono sostenute e il mercato è florido. Per l’Hayward, invece, non sempre il livello qualitativo è soddisfacente. Per avere ritorni economici serve costanza nel garantire qualità. In tal senso – precisa ancora Minguzzi – sta avendo buoni riscontri Dulcis (kiwi a polpa verde 100% italiano, prodotto e commercializzato in esclusiva da Alegra, Apofruit e Orogel Fresco, ndr). Un progetto distintivo che valorizza il prodotto”.
Bene mele e pere
Diverso invece il giudizio sulle pere e sulle mele. Sulle prime l’imprenditore ravennate osserva quotazioni buone, decumuli equilibrati anche grazie a volumi che rimangono inferiori rispetto alla domanda. “Chiuderemo una campagna positiva”. Bene anche le mele, “con prezzi non così alti come per i kiwi ma comunque costanti che hanno consentito un andamento commerciale nella norma e comunque soddisfacente”.
Le aspettative sulle drupacee e il fattore meteo
Se da un lato sulle produzioni autunnali e invernali si stanno ormai tirando le somme, dall’altro si inizia a guardare a quali prospettive attendersi per la frutta primaverile ed estiva. “L’impressione – conclude Minguzzi – è che le fioriture di albicocco, pesco e susino siano leggermente più in ritardo della scorsa annata. Ora la speranza è nel meteo clemente. L’importante è non subire gelate tardive fino a Pasqua. Facciamoci il segno della croce e speriamo”.
Infine, in merito alle susine, il presidente di Fruitimprese Emilia Romagna commenta la riapertura del mercato brasiliano. “È di certo una buona notizia. Tuttavia – precisa – molto dipenderà dalle performances commerciali della Spagna, principale fornitore del Paese sudamericano. Se Madrid non invierà molto prodotto, l’Italia può avere delle buone chances, altrimenti rimarrà un po’ ai margini. Comunque non sposterà più di tanto gli equilibri”.
Emanuele Zanini