La commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha approvato il mandato negoziale della riforma delle indicazioni geografiche dell’UE.
«Voglio ringraziare tutti i colleghi per questo meraviglioso lavoro, è davvero un forte mandato per l’avvio dei triloghi (le negoziazioni con il Consiglio Ue, ndr). È davvero una bella notizia per gli agricoltori e per tutti», ha detto il relatore Paolo De Castro (Pd), al termine della votazione.

Tra gli emendmenti approvati ce n’è uno molto prezioso per la battaglia che l’Italia sta portando aventi a difesa delle suoi specialità protette: le menzioni tradizionali, come ad esempio il Prosek, non possono evocare Denominazioni di origine protetta (in questo caso il Prosecco italiano). Il divieto riguarda anche norme nazionali, come nel caso della controversia sull’aceto balsamico sloveno e cipriota.
L’Italia rappresenta la fetta più grande del settore delle indicazioni geografiche. «Su 79 miliardi di fatturato Ue, la cosiddetta ’Dop economy’ dell’Italia vale circa 20 miliardi», ha spiegato l’europarlamentare a Strasburgo.