INFLAZIONE, L’EUROPA SI MUOVE. LA POLONIA TAGLIA L’IVA, LA SPAGNA PROMUOVE I SUOI AGRUMI. E L’ITALIA?

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Campagne promozionali, interventi fiscali, riconoscimento di almeno parte dei costi delle materie prime aumentate. Così l’Europa risponde alla crisi del mercato ortofrutticolo mentre, fino ad ora, quanto a misure, l’Italia rimane un fanalino di coda.

Al momento l’unica novità nazionale legata al settore ortofrutticolo riguarda il riconoscimento degli aiuti accoppiati anche al settore agrumicolo e la novità dell’OCM patate; per il resto, le Regioni, se non addirittura le singole aziende che possono permetterselo, viaggiano in ordine sparso e sempre nella logica della politica dell’emergenza. Si tagliano, ad esempio, a livello di produzione, i trattamenti preventivi per far quadrare i conti o ancora, qualcuno è già riuscito ad intercettare i fondi europei per la promozione, disponibili da gennaio. Gli enti pubblici stanziano una volta per le gelate, una volta per le fitopatologie come la cimice asiatica, ma senza un concreto intervento e organizzato su scala nazionale, in risposta alla grave situazione di crisi emersa in questo periodo.

Per fare alcuni confronti, da martedì la Polonia ha eliminato l’Iva sugli alimenti e sui prodotti ortofrutticoli, che era al 5%, per un periodo di sei mesi (Fonte: Reuters). Grazie a questo provvedimento si è creato un effetto di calmieramento dei prezzi che ha fatto ridurre, in un periodo in cui a Varsavia l’inflazione si assesta sull’8,6%, il prezzo medio delle mele, ad esempio, di quattro centesimi (da 77 a 74 cent/kg).

Secondo l’agenzia stampa, si tratta di un’operazione che costerà allo Stato tra i 3,3 e i 4,4 miliardi di euro e permetterà i ribasso dei prezzi di circa 3mila prodotti alimentari.

Non mancano iniziative di singole insegne come Carrefour Polska che ha ridotto, di sua iniziativa, i prezzi di quasi 20mila prodotti. Mentre gli store Lidl e Aldi del Paese si sono dichiarati intenzionati a farlo su circa duemila.

In Spagna, per citare un altro esempio, il maxi consorzio cooperativo Anecoop (un gigante, primo esportatore di ortofrutta spagnolo con 826.000 tonnellate all’anno) sta lanciando una campagna su tutti i media (tv, radio, giornali, social, cinema) nei prossimi due mesi per promuovere gli agrumi spagnoli che vende con il suo marchio Bouquet col claim ‘prodotti al 100% spagnoli’ e ‘prodotti stagionali’. Un investimento definito “importante” da Anecoop.

Oltre a sottolineare il sapore imbattibile e le proprietà salutistiche di questo prodotto, Anecoop ricorda ai consumatori che acquistare gli agrumi Bouquet significa sostenere direttamente l’agricoltura del Paese in coerenza con il nome dato a questa iniziativa ‘Razioni di vita per la campagna’.

“Non stiamo risparmiando sforzi affinché il consumo di agrumi prodotti dai nostri coltivatori inverta la sua tendenza al ribasso – ha detto Alejandro Monzón, presidente di Anecoop – e questa campagna persegue questo obiettivo: ricordare ai consumatori che gli agrumi sono al loro meglio e che sono molto gustosi e sani. Sono, senza dubbio, un frutto perfetto per il periodo dell’anno in cui ci troviamo”.

Mariangela Latella

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