Duecento scavalcamenti, o ingressi non autorizzati, ogni notte all’interno dei cancelli dell’Ortomercato di via Lombroso a Milano. Cesare Ferrero, presidente di Sogemi (la società controllata dal Comune che gestisce i Mercati generali milanesi) durante la commissione Lavoro, Antimafia e Partecipate ha affermato che gli ingressi abusivi non solo continuano a esserci, per lavoro illegale ma anche per acquisti di frutta e verdura in nero, ma aggiunge che lui finora non se si è sentito di contrastare il fenomeno con sistemi repressivi come l’elettrificazione dei cancelli. Perché, come riporta Il Giorno, tra quelle 200 persone ce n’è una parte che lo fa per avere almeno i 10 euro in tasca che il giorno dopo gli consentono di non andare a rubare in città.
Sul tema scottante è intervenuta AGO, l’Associazione Grossisti ortofrutticoli, organismo maggiormente rappresentativo degli operatori grossisti operanti nel Comprensorio Agroalimentare di Milano, presieduto da Michele Colasuonno. Riguardo agli scavalcamenti è stato affermato che vi sono “circa 200 scavalcamenti notturni” e che l’ente gestore è impegnato a capire le motivazioni del “perché lo fanno”. “Ferrero – spiegano da AGO – ha altresì specificato che “questi scavalcamenti permettono a una serie di persone di notte di avere 6 – 8 – 10 euro in tasca per non rubare” e che “alcune persone scavalcano per comprare frutta e verdura fuori dall’orario di mercato, non per lavorare in nero. Per poi magari rivendere quei prodotti in una filiera etnica”.
Relativamente al tema Cassa Mercato viene invece avanzata dal Presidente la richiesta ai Consiglieri Comunali di estendere tale sistema di gestione dei pagamenti, attualmente attivo solo nel Mercato Ittico, alle transazioni del mercato ortofrutticolo.
“Alla luce delle dichiarazioni del Presidente Ferrero, AGO si dissocia nettamente dal tollerare situazioni di illegalità all’interno del Comprensorio Agroalimentare tenuto conto che, da sempre, ha espresso ferma condanna a comportamenti non improntati al rispetto della legalità e delle regole concernenti gli accessi, la disciplina del lavoro, la giusta retribuzione e, non ultima, la tutela della sicurezza dei lavoratori impiegati nello svolgimento delle proprie attività”, sottolinea l’associazione dei grossisti.
“Gli accessi non regolari non risultano essere correlati in alcun modo all’attività degli operatori grossisti titolari di punto vendita; tutti i controlli sull’attività svolta dagli operatori nei rispettivi punti vendita ha portato a risultati di legittimità. La stessa Associazione ha condiviso un sistema di regole introdotte dall’Ente Gestore per contrastare e punire comportamenti irregolari, sottoscrivendo peraltro un Protocollo sulla legalità con la Prefettura di Milano.
Ciò che è stato evidenziato in Commissione si riferisce a situazioni inaccettabili all’interno di uno dei più importanti Mercati all’ingrosso italiani; al riguardo AGO sottolinea la scarsa efficacia dei controlli posti in essere dall’Ente Gestore e dalla vigilanza interna individuata da SogeMi finalizzati a contrastare accessi irregolari. Tali situazioni denotano azioni e controlli inefficienti a partire da SogeMi che in qualità di Ente Gestore è soggetto deputato proprio al controllo e al corretto funzionamento del Mercato: i controlli devono essere costanti, continuativi, severi e rigorosi e non devono riguardare solo gli operatori di Mercato ma principalmente coloro che non hanno titolo di entrare nel Comprensorio in quanto non legittimati ad acquistare, vendere o svolgere qualsivoglia attività mercatale; alla vigilanza privata SogeMi deve fornire indicazioni precise con supervisione diretta da parte di funzionari della Società. Sono inconcepibili direttive dell’Ente Gestore che tollerano situazioni di irregolarità nei confronti di coloro che commettono reati e che svolgono attività illecite o comunque non autorizzate”.
Il tema della Cassa Mercato e della digitalizzazione delle operazioni
Sul tema della Cassa Mercato e della conseguente digitalizzazione delle operazioni “spiace aver ascoltato dal Dott. Ferrero che tale strumento può contribuire significativamente alla soluzione di problematiche di legalità. Il dispiacere è correlato alla circostanza che l’Associazione, sin dal 2023, con comunicazioni scritte e con richieste verbali formulate in sede di Commissione di Mercato nonché all’interno del Comitato Operativo, organo permanente istituito dal Comune di Milano e inserito nel nuovo Regolamento del Mercato Ortofrutticolo, ha sollecitato l’Ente Gestore, stante la perdurante assenza di un sistema di Cassa mercato per il Mercato Ortofrutticolo, ad avviare un confronto congiunto e istituire un Tavolo permanente di lavoro, in analogia con il percorso a suo tempo intrapreso con l’Associazione rappresentativa dei grossisti del Mercato Ittico, per la definizione delle specifiche tecniche e delle modalità di funzionamento di un sistema di Cassa Mercato, per sua successiva implementazione e introduzione”, spiegano da AGO.
“L’istituzione di Cassa Mercato all’interno del Mercato ortofrutticolo non necessita di un’estensione da parte del Consiglio Comunale. Il sistema, oltre ad essere fortemente voluto dagli operatori, può essere introdotto alla luce della possibilità prevista dal Regolamento del Mercato Ortofrutticolo all’ingrosso di Milano, approvato con Delibera del Consiglio Comunale n. 43 del 31 maggio 2021, di introduzione da parte dell’Ente Gestore di Servizi aggiuntivi rispetto a quelli attualmente presenti (art. 17, punto 2 – Servizi di mercato “In relazione alle esigenze del Mercato, possono essere istituiti ulteriori servizi” e art. 21, punto 2 – Servizi ausiliari “In relazione alle esigenze del Mercato, possono essere istituiti ulteriori servizi, svolti dall’Ente Gestore o affidati mediante procedura ad evidenza pubblica”).”
AGO sottolinea che la stessa associazione “ha ripetutamente formulato espressa ed urgente
richiesta di attivazione di un tavolo di lavoro congiunto sin dal 25 ottobre 2023 finalizzato a studiare il sistema più consono per il Mercato Ortofrutticolo a garanzia delle transazioni commerciali per sua successiva introduzione. Tale richiesta, così come peraltro altre numerose istanze degli operatori, è rimasta ad oggi del tutto inascoltata nonostante i solleciti formalizzati il 12 giugno 2024 in seno al Comitato Operativo, il 15 luglio 2024 con specifica comunicazione, il 18 settembre 2024, il 16 ottobre 2024, il 13 novembre 2024 ed infine il 14 marzo scorso”.