Il percorso di avvicinamento alle festività natalizie non sembra essere privo di ostacoli per la Gdo, che ha chiuso la seconda settimana di dicembre con un calo dello 0,64%. La causa della debolezza va ricercata soprattutto nelle performance del Nord-ovest (-1,09%) e del Sud (-2,44%) che, non a caso, sono le due macro-aree più deboli. Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia rischiano tra l’altro di essere le uniche regioni a chiudere il 2017 in calo. A tre settimane dalla fine dell’anno il loro progresso cumulato dal 1 gennaio è un risicatissimo 0,07% con un trend chiaramente negativo.
Nei sette giorni in esame ha dovuto rallentare la propria corsa anche il Centro (+0,34%), mentre il Nord-est si è dovuto accontentare di un rialzo dello 0,18%. La prima posizione di Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Sardegna nella classifica da inizio anno è ormai definitivamente inattaccabile, visto che il progresso rispetto al 2016 è dell’1,18%. Tenendo conto del recente andamento anche la seconda posizione di Emilia Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia non sembra essere in pericolo (+0,37%), mentre Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lombardia sono ancora relativamente certe di chiudere l’anno in territorio positivo (+0,18%).
A livello nazionale, infine, il dato relativo al periodo 1 gennaio-10 dicembre mostra un aumento delle vendite dello 0,47%.