di Mirko Aldinucci*
Tempi duri ma nello stesso tempo stimolanti e ricchi di novità per IV Gamma e vertical farming, settori che la testata Fresh Cut News, del nostro Gruppo editoriale, racconta settimanalmente con notizie, approfondimenti, commenti.
Nel momento più difficile dal dopoguerra, in un mix di costi crescenti, calo dei consumi e rapporti di filiera complicati, con conti difficili da far quadrare all’interno delle aziende, l’Italia mette a segno un bel colpo “portando a casa” il Gruppo di contatto europeo misto sulla IV Gamma: il tavolo con Francia, Spagna e Portogallo, che debutterà in primavera proprio nel nostro Paese, consentirà di condividere problematiche, strategie e di arrivare ai decisori di Bruxelles con una voce univoca e più perentoria sui grandi temi, dalle normative sui fitosanitari a quella sugli imballaggi, dalle misure di sostegno al settore al tema-innovazione, fino alla carenza di manodopera.
Un successo rivendicato singolarmente dalle principali organizzazioni agricole, che alla IV Gamma tengono eccome, a testimonianza dell’importanza di un comparto che vale un miliardo di euro sui 14 fatturati complessivamente dal sistema ortofrutticolo italiano; un successo che, al di là dei singoli meriti, garantisce dignità e rappresentatività.
Sconfitto, infatti, chi voleva “annacquare” il settore relegando la IV Gamma nell’ambito dei comitati di prodotto generici delle singole referenze (come il pomodoro), privandolo di uno strumento di discussione “verticale” che consentirà di fare sintesi e, auspicabilmente, di oliare i meccanismi interni.
Le criticità nel settore restano tante, ne abbiamo scritto più volte, e verranno sviscerate nel congresso con tavola rotonda (rigorosamente di filiera) dal titolo “La IV Gamma tra sostenibilità e mercato: sfide e ricette anticrisi” in programma sabato 21 ottobre, a partire dalle ore 9.30, all’ Hotel Centro congressi San Luca di Battipaglia (Salerno), organizzato da Accademia dei Georgofili, Università degli Studi di Napoli Federico II e Alma Seges in collaborazione con Fresh Cut News.
Passando dalla “politica” al mercato, si nota un rinnovato fermento nel comparto, soprattutto nella IV Gamma di frutta: Spreafico investe su FruEat; Orsero continua a sfornare novità, forte di un brand riconosciuto a livello internazionale e, notizia fresca di queste ore, anticipata dal “nostro” Corriere Ortofrutticolo, Agricola Don Camillo apre uno stabilimento ad hoc per angurie, meloni, zucche pronti al consumo.
Dinamismo e novità a raffica arrivano anche e soprattutto nel “fuori suolo”. Molte aziende del vertical farm hanno subito pesanti battute d’arresto in questi mesi, soprattutto Oltreoceano e nel Nord Europa, ma in Italia si lavora sodo, come dimostrano l’attenzione degli investitori al settore e alcune, recenti mosse imprenditoriali: Agricola Moderna, forte di un sostanzioso finanziamento, aprirà nel Cremonese; Planet Farms amplia la gamma, si riposiziona e investa in nuove sedi anche all’estero; Kilometro Verde ha inaugurato il 6 ottobre alla presenza di ministri e autorità – finendo alla ribalta dei TG nazionali – il suo stabilimento bresciano, definito “il più grande d’Europa”.
Per non dimenticare poi Fri-El Green Power, che ha messo sul piatto 220 milioni di euro per un impianto di geotermia con cui alimenterà anche i propri impianti idroponici di Fri-El Green House a Ostellato, nel ferrarese, dove produce i pomodori della linea H2ORTO.
Il futuro è iniziato e l’Italia vuole cavalcarlo.
*coordinatore di redazione Fresh Cut News e Corriere Ortofrutticolo
IV GAMMA E VERTICAL FARMING, LE DIFFICOLTÀ STIMOLANO IL SISTEMA ITALIA
di Mirko Aldinucci*
Tempi duri ma nello stesso tempo stimolanti e ricchi di novità per IV Gamma e vertical farming, settori che la testata Fresh Cut News, del nostro Gruppo editoriale, racconta settimanalmente con notizie, approfondimenti, commenti.
Nel momento più difficile dal dopoguerra, in un mix di costi crescenti, calo dei consumi e rapporti di filiera complicati, con conti difficili da far quadrare all’interno delle aziende, l’Italia mette a segno un bel colpo “portando a casa” il Gruppo di contatto europeo misto sulla IV Gamma: il tavolo con Francia, Spagna e Portogallo, che debutterà in primavera proprio nel nostro Paese, consentirà di condividere problematiche, strategie e di arrivare ai decisori di Bruxelles con una voce univoca e più perentoria sui grandi temi, dalle normative sui fitosanitari a quella sugli imballaggi, dalle misure di sostegno al settore al tema-innovazione, fino alla carenza di manodopera.
Un successo rivendicato singolarmente dalle principali organizzazioni agricole, che alla IV Gamma tengono eccome, a testimonianza dell’importanza di un comparto che vale un miliardo di euro sui 14 fatturati complessivamente dal sistema ortofrutticolo italiano; un successo che, al di là dei singoli meriti, garantisce dignità e rappresentatività.
Sconfitto, infatti, chi voleva “annacquare” il settore relegando la IV Gamma nell’ambito dei comitati di prodotto generici delle singole referenze (come il pomodoro), privandolo di uno strumento di discussione “verticale” che consentirà di fare sintesi e, auspicabilmente, di oliare i meccanismi interni.
Le criticità nel settore restano tante, ne abbiamo scritto più volte, e verranno sviscerate nel congresso con tavola rotonda (rigorosamente di filiera) dal titolo “La IV Gamma tra sostenibilità e mercato: sfide e ricette anticrisi” in programma sabato 21 ottobre, a partire dalle ore 9.30, all’ Hotel Centro congressi San Luca di Battipaglia (Salerno), organizzato da Accademia dei Georgofili, Università degli Studi di Napoli Federico II e Alma Seges in collaborazione con Fresh Cut News.
Passando dalla “politica” al mercato, si nota un rinnovato fermento nel comparto, soprattutto nella IV Gamma di frutta: Spreafico investe su FruEat; Orsero continua a sfornare novità, forte di un brand riconosciuto a livello internazionale e, notizia fresca di queste ore, anticipata dal “nostro” Corriere Ortofrutticolo, Agricola Don Camillo apre uno stabilimento ad hoc per angurie, meloni, zucche pronti al consumo.
Dinamismo e novità a raffica arrivano anche e soprattutto nel “fuori suolo”. Molte aziende del vertical farm hanno subito pesanti battute d’arresto in questi mesi, soprattutto Oltreoceano e nel Nord Europa, ma in Italia si lavora sodo, come dimostrano l’attenzione degli investitori al settore e alcune, recenti mosse imprenditoriali: Agricola Moderna, forte di un sostanzioso finanziamento, aprirà nel Cremonese; Planet Farms amplia la gamma, si riposiziona e investa in nuove sedi anche all’estero; Kilometro Verde ha inaugurato il 6 ottobre alla presenza di ministri e autorità – finendo alla ribalta dei TG nazionali – il suo stabilimento bresciano, definito “il più grande d’Europa”.
Per non dimenticare poi Fri-El Green Power, che ha messo sul piatto 220 milioni di euro per un impianto di geotermia con cui alimenterà anche i propri impianti idroponici di Fri-El Green House a Ostellato, nel ferrarese, dove produce i pomodori della linea H2ORTO.
Il futuro è iniziato e l’Italia vuole cavalcarlo.
*coordinatore di redazione Fresh Cut News e Corriere Ortofrutticolo
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