Taglio del nastro per la vertical farm di Kilometro Verde, venerdì scorso, a Verolanuova (Brescia): dedicato alla produzione dell’insalata Petali, lo stabilimento sarà però operativo da fine anno. Per il momento, la materia prima arriva dal laboratorio della vicina Manerbio, comune dove ha sede La Linea Verde.
Soddisfatto ed emozionato, il patron Giuseppe Battagliola ha parlato di Petali, prodotto pronto al consumo da lui definito “rivoluzionario” nel panorama italiano del fresh cut per “il gusto, la shelf life e la croccantezza decisamente superiori alla media, grazie a prodotti coltivati utilizzando una tecnologia innovativa a zero impatto ambientale”.
La vertical farm di Kilometro Verde, è stato detto, “è la più grande d’Europa per metri quadrati coltivati e si configura come una nuova frontiera dell’agricoltura sostenibile; un complesso indoor dove le colture crescono in verticale in strutture chiuse in un habitat completamente controllato, senza l’impiego di fitofarmaci”.
Alla giornata evento sono intervenute numerose autorità e collaboratori di Kilometro Verde che hanno reso possibile l’operazione. Tutti hanno espresso parole di apprezzamento e si sono complimentati per il progetto, supportato da partner istituzionali di livello. La società, in particolare, ha trovato in ISMEA un interlocutore fondamentale: Kilometro Verde ha partecipato con successo a un bando dedicato alle start-up che ha portato a un investimento con la sottoscrizione di un aumento di capitale e l’erogazione di un prestito obbligazionario convertibile da parte dell’Istituto per un totale di 6 milioni di euro mentre l’investimento totale si aggira sui 32 milioni.
La vertical farm di Kilometro Verde è totalmente automatizzata, si basa sulla coltura idroponica indoor, che fa leva su valori quali sostenibilità, salvaguardia dell’ambiente, etica e salubrità.
La qualità, è stato sottolineato, è garantita per tutto l’anno, non essendo il prodotto soggetto a variazioni climatiche, come pure la freschezza, grazie ai pochi minuti che trascorrono dal momento della raccolta a quello del confezionamento.
Elemento distintivo è la possibilità di coltivare in qualsiasi area, sia essa inadatta alla coltivazione tradizionale o addirittura dismessa e abbandonata, come per esempio la superficie su cui sorge Kilometro Verde, che ha riqualificato la sede di Agiesse, storica azienda di abbigliamento sportivo. Inoltre, la collocazione dell’impianto in prossimità dei centri urbani rende la produzione virtualmente a chilometro zero.
Il brand Petali, che per ora ha fatto il suo ingresso in un numero limitato di insegne e store, dà il nome a una linea di teen leaf di calibro medio, “con foglia spessa, asciutta, consistente e dalla croccantezza unica”, come ha tenuto a precisare lo stesso Battagliola.
Nasce da un seme non trattato, e da un processo controllato in tutte le sue variabili. Il confezionamento avviene subito dopo il taglio, così il prodotto rimane fresco e buono per più tempo, migliorando la stessa shelf life “molto più ampia di una tradizionale insalata di IV Gamma”
“Si può fare innovazione nel settore agri-food in modo sostenibile, qualitativamente eccellente e focalizzato sui desideri ed esigenze del consumatore di oggi”, ha detto Battagliola. “Consapevole, etico, attento all’ambiente. Petali è tutto questo e anche di più. L’insalata del presente e del futuro. Un vero prodotto di qualità che unisce forma e gusto”.
A Verolanuova, venerdì, sono intervenuti anche esponenti del mondo istituzionale, politico, economico e del territorio: da Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca a Guido Guidesi, assessore Sviluppo Economico Lombardia, a Ettore Prandini, presidente nazionale Coldiretti. Il giornalista Paolo Del Debbio li ha intervistati e ha mostrato video interviste da lui realizzate con Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e con l’onorevole Gianfranco Librandi, membro della III commissione affari esteri e comunitari e dell’XI commissione lavoro oltre che imprenditore che ha collaborato con l’operazione.
Hanno inoltre preso la parola esponenti della Coldiretti locale e, di AGEON e di ISMEA. Una iniziativa che punta a dare un plus al territorio in termini valoriali e occupazionali, e a tenere alta la bandiera italiana anche oltre frontiera. In attesa del via libera alla produzione su larga scala.
Mirko Aldinucci
mirko.aldinucci@freshcutnews.it
(fonte: FreshCutNews.it)