La Francia solleciterà una revisione della strategia indicata nella comunicazione “Farm to Fork” perché non è adeguata al nuovo scenario che si delinea a causa della guerra in Ucraina.
Lo ha annunciato il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron (nella foto), durante la manifestazione per la presentazione ufficiale del suo programma in vista delle elezioni di aprile. Secondo Macron, gli orientamenti della Commissione porterebbero ad una contrazione del 13% della produzione agricola europea. «Gli obiettivi devono essere rivisti – ha sottolineato – perché in nessun caso l’Europa può permettersi di produrre di meno». Il conflitto in Ucraina ha evidenziato che è rischioso affidarsi alle importazioni dai paesi terzi per coprire il fabbisogno interno di beni essenziali. La situazione in atto, inoltre, può anche innescare vere e proprie crisi alimentari nei paesi in Medio Oriente e in Africa più dipendenti dai prodotti agroalimentari in arrivo da Ucraina e Federazione Russa.
“L’Europa – ha aggiunto Macron pur senza fare espliciti riferimenti alla riforma Pac – deve essere quindi in grado di rispondere a queste sfide per sé e per i propri partner”. Al riguardo, va segnalato che – stando alle indiscrezioni che circolano a Bruxelles – la Commissione avrebbe avviato contatti informali con le delegazioni degli Stati membri, per valutare l’opportunità di modificare i piani strategici già elaborati. La revisione aprirebbe con tutta probabilità la strada ad un rinvio della data di entrata in vigore, il 1 gennaio 2023, della nuova Pac. In via ufficiale, comunque, l’Esecutivo della Ue ha reso noto che nelle prossime settimane presenterà una comunicazione riguardante la sicurezza alimentare e le iniziative da assumere per rafforzare la resilienza del sistema agroalimentare. Il mondo agricolo ha accolto con favore le dichiarazioni programmatiche del presidente della Repubblica in scadenza.
“È essenziale – ha sottolineato la Fnsea, la principale organizzazione delle imprese agricole francesi – produrre di più e in modo sostenibile per ridurre la dipendenza dalle importazioni”. Al di là degli obiettivi in ambito europeo, va ricordato che negli ultimi tempi sono state adottate dal governo importanti decisioni per il settore agricolo.È stata rivista la normativa sulle calamità naturali, con una dotazione pubblica che passa da 300 a 600 milioni di euro per ridurre, in primo luogo, il costo delle polizze assicurative.
(fonte: Agrisole)