Caro Direttore, leggo da un autorevole commentatore: “Fare ortofrutta buona, così come per il vino, costa e chi la vuole deve essere disposto a pagarla. Il gasolio, il gas, l’energia elettrica sono beni di prima necessità che oggi dobbiamo, non vogliamo, pagare cari malgrado diano le stesse prestazioni di prima. Perché non dovrebbe essere così per frutta e verdura, soprattutto se ne alziamo le prestazioni?”.
Tutto giusto. C’è un fatto però: che noi consumatori è da un pezzo che paghiamo cara l’ortofrutta buona, a partire dalle patate , ai pomodori, per non dire della frutta: arance tarocco, buonissime, ma attorno ai 4 euro/kg; le mele, soprattutto le nuove varietà, a 3 euro/kg. Insomma i prodotti buoni, non dico quelli a 0,99 kg, già costano abbastanza. Devono costare ancora di più? Ma ne consumeremo sempre meno , mi sembra la prima ovvia conseguenza. Ai produttori (e ai supermercati) sta bene?
Lettera firmata, Trento