LA LINEA VERDE SEGMENTA CREANDO NUOVE CATEGORIE. IL FATTURATO SALE A 380 MILIONI

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La Linea Verde ha chiuso il 2024 con un fatturato consolidato di 380 milioni di euro (erano 356 milioni nel 2023) e continua a investire in ricerca e innovazione, con la creazione di nuove categorie nell’ortofrutta: le Tortillas ad esempio, presentate per la prima volta al mercato italiano in tre ricette: una classica, una con le zucchine e una campesina, con peperoni.

“Sono in vendita nel formato da 250 grammi e sono microondabili”, ci ha raccontato Matteo Laconi, group marketing manager, incontrato dalla nostra redazione sia a Tuttofood di Milano che a Macfrut di Rimini.

“Il contenuto di servizio va nella direzione di stimolare l’acquisto e il riacquisto da parte di un target giovane. Stiamo lavorando per ampliare la base di acquirenti e in quest’ottica abbiamo lanciato due nuove ricette nei wrap: il Mexican, leggermente piccante, e il Freestyle, plant based, rivolto al target flexitariano e vegano”.

Sulle insalate l’azienda ha introdotto un’ulteriore segmentazione con il lancio dei Super Golosi, con ricette che vedono come arricchitori rispettivamente pollo alla paprika, mandorle e salsa al curry e salmone, mix di semi e salsa teriyaki. “Abbiamo lavorato anche sulle bevande – prosegue – gli estratti sono stati oggetto di un restyling delle grafiche che vede sul fronte pack una indicazione molto precisa del nome della ricetta”.

Gli investimenti testimoniano come la Linea Verde continui a credere nell’evoluzione della IV Gamma. “Riteniamo – sottolinea Laconi – che aumentando la segmentazione si possano intercettare nuovi consumatori. Nelle insalate bisogna lavorare con la distribuzione per una razionalizzazione dell’offerta che consenta un ampliamento soprattutto nelle insalatone, che hanno una penetrazione ancora bassa rispetto alle buste classiche. Siamo intorno al 14-15%, rispetto all’85-86%. Siamo anche convinti dell’importanza della comunicazione sul punto vendita per far crescere tutta la categoria”.

A proposito di comunicazione, La Linea Verde ha lanciato da poco una campagna che vede protagonista il marchio Dimmidisì, come brand cappello di tante categorie di prodotto. La campagna coinvolge le emittenti TV nazionali, la radio e le affissioni, nelle vicinanze dei centri commerciali di 8 città, tra cui Milano, Firenze, Bologna e Padova.

Matteo Laconi nello stand de La Linea Verde a Macfrut e (in apertura) a Tuttofood

A Tuttofood La Linea Verde ha presentato il progetto Thimus, un metodo sviluppato dall’omonima azienda bresciana che consente di studiare scientificamente come gli esseri umani percepiscono la consistenza, la fragranza, il gusto del cibo e l’impatto delle influenze culturali sulla valutazione del cibo. Perché capire come il consumatore percepisce un alimento, al di là di quanto esprime a parole, può essere reecepito attraverso le neuroscienze.

La tecnologia, una sorte di analisi sensoriale evoluta, permetterà a La Linea Verde di affinare il processo di ricerca e sviluppo, avendo a disposizioni dati ancora più precisi per comprendere come vengono valutati dai consumatori. “In fase di assaggio – spiega Laconi – si riesce a leggere sia la reazione immediata del cervello sia quello che viene effettivamente detto da chi assaggia, filtrato dalle esperienze precedenti, dalla reputazione del marchio… Queste prove, svolte sia su panel interno che su consumatori, vengono effettuate nella fase finale dello sviluppo prodotto, per capire se effettuare ulteriori ritocchi alla ricetta, prima dell’immissione sul mercato. Credo che questa competenza per il prossimo futuro potrà essere molto funzionale per accelerare lo sviluppo prodotto. L’obiettivo è cercare gli elementi che rendono il prodotto familiare: tanto più un sapore è familiare, tanto più probabilmente ci sarà l’atto di riacquisto, dopo la prima prova. Lavorando su grafica e comunicazione si stimola il primo acquisto, poi se il gusto intercetta le aspettative del consumatore il riacquisto è più probabile”.

“Non sono anni facile per il nostro settore: per questo puntiamo sull’innovazione, sulla reattività e sull’ascolto delle esigenze dei consumatori”, la considerazione di Laconi.

Per quanto riguarda la partecipazione a due fiere in contemporanea in veste di espositore, il bilancio è positivo: “Nei nostri stand abbiamo visto gente sia a Milano, con tanti buyer esteri, che a Rimini, dove abbiamo puntato soprattutto sulla materia prima: il nostro Gruppo ha un respiro internazionale, nei lineari frigo abbiamo anche alcuni prodotti-servizio in vendita solo in Spagna e non ancora in Italia. Anche i gusti degli italiani, del resto, sono sempre più ‘internazionali’. E bisogna tenerne conto”.

Mirko Aldinucci

Elena Consonni

fonte: Freshcutnews.it

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