“La mela oggi è sicuramente il prodotto più importante dell’ortofrutta italiana. Ma qualche anno fa a fianco alla mela c’erano anche kiwi, pere e uva da tavola: frutti che stanno vivendo una crisi profonda. E questo non per colpa dei produttori o della cooperazione, ma del cambiamento climatico: siamo passati dal dover gestire un eccesso di produzione a uno scenario con volumi così ridotti che non c’è prezzo tanto elevato da poter garantire la redditività delle aziende. Altro che caro-prezzi dell’ortofrutta”.
Si è rivolto così al pubblico e agli europarlamentari presenti, il presidente di Apo Conerpo, Davide Vernocchi, nel corso del dibattito “Perspective of the new European approach on the future of EU Agrculture” organizzato da Confcooperative FedAgriPesca e da Assomela. “Non abbiamo più tempo – incalza Vernocchi – la ricerca, che resta fondamentale, prima di ‘atterrare’ in modo efficace sui produttori richiede almeno un decennio. Ma le filiere produttive non reggeranno tanto a lungo. Per questo all’Europa chiediamo coerenza fra parole e azioni: sentiamo dirci quotidianamente che l’ortofrutta e la sovranità alimentare sono al centro delle politiche comunitarie ma poi ogni giorno ci tolgono le armi per combattere fitopatie e parassiti. Un esempio? L’ultima molecola efficace contro la cimice asiatica sarà messa fuorilegge a brevissimo”.
“Quello che è accaduto a una filiera di eccellenza come quella delle pere a breve potrebbe toccare al kiwi. Ma la preoccupazione è alta anche per il pomodoro e per le patate. E non vorremmo che domani si estendesse anche alle mele. Non lo merita il territorio, non lo merita la filiera, non lo merita il mondo agricolo organizzato che da 30 anni è in prima linea proprio per difendere l’ambiente, il nostro primo e principale luogo di lavoro e fonte di sostentamento”.
(nella foto, da sinistra, Georg Koessler, presidente di VOG – Home of apples e vicepresidente di Assomela, Luc Vanoirbeek, presidente del Gruppo di lavoro Fruit&Vegetables COPA COGECA, Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo ed Ernesto Seppi, presidente di Consorzio Melinda SCA)