Nuovi comportamenti di consumo, innovazione varietale e prospettive nei mercati internazionali: sono tanti i temi emersi durante l’Italian Berry Day, novità di Macfrut 2021, promosso da Ncx Drahorad e ItalianBerry.it in collaborazione con la fiera internazionale dell’ortofrutta.
Ad aprire i lavori del convegno Marco Pellizzoni, Direttore Commerciare – Consumer Panel & Services di GFK Italia che ha tracciato una panoramica sui comportamenti di acquisto nella categoria piccoli frutti: “in un anno in cui il comparto frutta ha registrato una flessione dell’acquisto medio pari al 6%, i piccoli frutti sono stati un driver di crescita nel settore”. I volumi di piccoli frutti sono infatti aumentati del +26%, con un numero di famiglie italiane consumatrici che è passato da 19 a 20,1 milioni.
“Per fare fronte alle richieste dei consumatori italiani che richiedono un prodotto qualitativamente superiore è necessario lavorare sull’innovazione varietale” sostiene Andrea Pergher, Supporto tecnico e vendita Sud-Est Europa e Regno Unito di Fall Creek Farm & Nursery che ha illustrato nello specifico i trend del mercato globale del mirtillo: sapore e croccantezza sono fattori differenzianti per il consumatore. “Questo è un momento di evoluzione per i mirtilli, la qualità deve differenziare ma anche il packaging ricopre un ruolo importante. È necessario adattare il packaging alle diverse esigenze del mercato: ecosostenibile da un lato ma anche più grande per aumentare i volumi”. Un altro trend da considerare è anche la domanda di prodotto locale a cui si deve prestare attenzione per far crescere la categoria.
A seguire gli interventi di Marta Betancur, Vicepresidente di SHAFFE (Southern Hemisphere Association of Fresh Fruit Exporters) e Andrés Armstrong, Direttore Esecutivo Chilean Blueberry Commitee, hanno dato una panoramica delle opportunità e delle sfide nell’export dei piccoli frutti dall’Emisfero Sud. “Nonostante la pandemia, le difficoltà logistiche, i cambiamenti climatici e le protezioni fitosanitarie dei vari Paesi, l’Emisfero Sud è sulla strada per trasformare il consumo di piccoli frutti attraverso nuove varietà e qualità e fornitura costante” commenta Marta Betancur. “Sono molte le opportunità nel mercato dei mirtilli cileni – prosegue Andrés Armstrong di Chilean Blueberry Committee – la disponibilità dei frutti tutto l’anno aiuta infatti la crescita del consumo. Inoltre la bassa penetrazione dei mirtilli nel mercato porta ad opportunità di sviluppo soprattutto Europa e in Asia. Importanti sono anche le nuove ricerche fatte sui mirtilli che stanno riscontrando nuovi benefici sulla salute dei consumatori per questo investire in marketing e comunicazione risulta fondamentale per far crescere i consumi”.
Si prosegue con la panoramica internazionale attraverso l’intervento di Amin Bennani, Presidente di AMPFR, Association Marocaine Producteurs Fruits Rouges che ha fornito una panoramica del settore dei piccoli frutti in Marocco: “Negli ultimi 5 anni la produzione marocchina di piccoli frutti è cresciuta esponenzialmente passando da una produzione che si concentrava nei periodi primaverili ed estivi a una che copre anche il periodo autunnale. Abbiamo ampliato la scelta delle varietà e migliorato i metodi di coltivazione e questo permette di puntare sia al mercato interno che a quelli esteri”.
A chiudere la prima parte del convegno Thomas Drahorad, Presidente di NCX Drahorad, che ha presentato uno scenario su costi e marginalità nel comparto dei piccoli frutti, concludendo con un appello alla collaborazione: “Con prezzi costanti e con una programmazione agevolata che migliori la qualità, si va incontro a un aumento dei margini per tutta la filiera del +25% annuo”.
Nella seconda parte del convegno sono susseguiti gli interventi di: Giovanni Panzeri, Chief Commercial Officer, Gorillas Italia, start up tedesca dell’home delivery in 10 minuti, recentemente approdata a Milano: “Puntiamo ad accorciare i tempi della supply chain parlando direttamente con i produttori per diventare un loro nuovo canale di distribuzione”. Tommaso Pantezzi, Responsabile Unità Frutticoltura e piccoli frutti, Fondazione Mach ha presentato l’esperienza di coltivazione del mirtillo gigante americano in fuorisuolo.
Thomas Basi, Statistica e Osservatorio di Mercato, CSO Italy ha dato alcuni numeri per l’Italia: “le superfici di coltivazione in Italia sono in continua crescita (+10% rispetto al 2020). Le zone vocate restano Piemonte, Trentino e Veneto e Emilia-Romagna. In crescita anche la coltivazione di piccoli frutti Bio che dal 2019 ha visto fino a 600 ettari coltivati. Restano le difficoltà nell’ampliamento delle superfici a causa dei costi elevati degli impianti e della manodopera”.
Nour Abdrabbo, Direttore Commerciale di Unitec: “per ottenere la fiducia del mercato e aumentare i consumi si deve puntare su una corretta selezione di calibro, colore e qualità dei singoli frutti a 360 gradi. La selezione oggi deve affidarsi alla tecnologia”.
Luigi Garavaglia, R&D Manager di ILIP ha presentato la nuova soluzione di pack che permette di estendere la shelf-life dei berries fino a 48 ore in più rispetto ad un pack non attivo. Matteo Molari, Managing Partner di Molari Berries & Breeding ha presentato una case history sui lamponi: “è necessario far riconoscere al consumatore la varietà e fargli comprare un prodotto non per il marchio ma per la qualità del prodotto stesso”.
Nel pomeriggio di ieri spazio ai workshop tecnici di Arrigoni “Coltivare i berries in ambienti non autoctoni – schermi protettivi per ogni esigenza ambientale”; ILIP “LIFE+BIOACTIVE – la nuova dimensione del packaging attivo di ILIP”; NCX Drahorad “Prezzi, assortimento e qualità: i piccoli frutti nella GDO italiana (2019-2021)”.