Alla notizia che il governo sta valutando un piano strategico nazionale sul comparto delle patate, pubblicata dal Corriere Ortofrutticolo, su Linkedin arriva il commento di Roberto Chiesa, direttore commerciale di Romagnoli.
“Alla buon’ora !!!! Perduti oltre 25.000 ettari in 20 anni (-35%), non solo per le criticità del comparto produttivo, ma anche per l’opportunismo di parte del sistema commerciale e distributivo non disposto a riconosce il giusto valore al prodotto, che strumentalmente ed erroneamente viene considerato una commodity (definizione : Con il termine Commodity ci si riferisce alle materie prime, ovvero a quella particolare categoria di beni che viene scambiata sul mercato senza differenze qualitative).
Si tratta più nello specifico di beni cosiddetti fungibili, che sono quindi sostituibili nella soddisfazione del bisogno cui sono collegati, indipendentemente da chi li produce). la patata NON ha più i requisiti di commodity, considerata l’incidenza delle PL e delle referenze Alto di Gamma”.
Roberto Chiesa