I LEGUMI A FILIERA CORTA FANNO CORRERE DI NUNZIO CHE FA IL PIENO DI NOVITÀ

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Sostanziose novità di prodotto in un mercato che, nonostante le criticità legate all’attualità, è in fermento.. Di Nunzio SRL, nata nel 1950 a San Paolo di Civitate (Foggia), è una delle principali aziende in Italia impegnata nella produzione, lavorazione e commercializzazione di legumi secchi e frutta secca ed essiccata.
Questa duplice specializzazione “non è sempre semplice, ma è spesso motivo di soddisfazioni per la nostra realtà” racconta Matteo Di Nunzio, terza generazione dell’azienda, che ha preso le redini della Di Nunzio SRL da 10 anni, assieme al cugino Alessandro.
Dando uno sguardo all’avvio dell’attività nel campo dei legumi, Di Nunzio spiega: “Abbiamo iniziato 40 anni fa con la produzione di legumi del territorio che oggi compongono una gamma la cui punta di diamante sono le fave”. Oltre a queste, che rappresentano quasi il 70% della produzione, gli altri legumi prodotti sono: cicerchie, ceci, piselli, lenticchie rosse e verdi, ceci neri e lupini.  Si tratta di legumi a produzione “in filiera corta”. Di Nunzio declina il concetto così: “Ci rapportiamo con aziende agricole dislocate nel contesto di 50 km quadrati dalla nostra azienda e curiamo il prodotto dalla fase iniziale della semina, fino alla raccolta”.
Una delle novità introdotte da Di Nunzio, recentemente, è la lavorazione di questi legumi in secondo grado, che ha portato alla creazione di linee di decorticazione. In questo senso, “le fave sgusciate stanno andando fortissimo, soprattutto nel mercato italiano, in cui questo prodotto era per il 99% di importazione – spiega Di Nunzio – i prodotti provenienti dall’estero, però, non dispongono delle tutele che garantiamo, invece, qui in Italia”. Di Nunzio si sta, quindi, concentrando su una linea di legumi decorticati, proposta in un pacchetto da 400 grammi per la GDO, che è stato presentato a Marca: “Si tratta di una linea che racconta la Puglia, la nostra terra, un prodotto di filiera italiana che viene monitorata dal seme all’ultima bustina, grazie ad impianti 4.0”. Il pacchetto finale è in carta, in un’ottica di attenzione ecologica: “Tutta la nostra gamma è in carta e la clientela apprezza”.
Le novità non finiscono qui: “Presenteremo a breve una linea di snack di filiera italiana che riteniamo possa avere una buona risonanza”. Lo snack verrà venduto in pacchetti retail e, in un secondo momento, in monoporzione. “In questo senso, stiamo cercando di realizzare una democratizzazione del legume a 360 gradi: non viene più inteso solo come prodotto da cucinare per un pasto”, fa presente Di Nunzio.
Stefania Tessari
L’articolo completo uscirà nel prossimo numero del Corriere Ortofrutticolo che dedicherà un focus specifico ai legumi

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