“Non presentiamo novità di prodotto in fiera – spiega Sara Menin (nella foto), direttore marketing e comunicazione de L’insalata dell’Orto – ma un nuovo progetto. Per la prima volta portiamo una radio in una fiera dell’ortofrutta. Con Radio MisSalad cerchiamo di condividere con tutta la filiera degli spunti di riflessione, per capire come coinvolgere di più il consumatore, soprattutto giovane. Crediamo che il mondo dell’ortofrutta stia perdendo appeal. Si abbassano i consumi e questo diventa un problema per tutti. Quindi stiamo cercando, insieme a tante realtà come la nostra, una chiave di lettura diversa, per risultare più interessanti e appetibili ai consumatori di oggi, in una fascia di età sotto i 40 anni, che a volte nemmeno conoscono frutta e verdura. Questo è molto grave”.

Ai microfoni di Radio MisSalad si alternano, nei giorni di fiera, 20 ospiti, tra manager di grandi aziende e istituzioni. “Ognuno – prosegue – condivide la propria proposta per attirare questo tipo di consumatore, indicando dove l’ortofrutta dovrebbe andare per diventare cool e trendy. Bisogna essere un po’ più alla moda. C’è riuscito il vino, c’è riuscito il mondo del fitness, dobbiamo riuscirci anche noi. Perché se non lo facciamo, siamo destinati a una ulteriore riduzione dei consumi”. Oltre alla fiera, Radio MisSalad è on air nel canale Linkedin de L’insalata dell’Orto, per raccogliere anche in questo social i commenti e i punti di vista degli operatori.
“Siamo molto orgogliosi di questo progetto – afferma Menin – tante aziende, anche concorrenti, vogliono partecipare alla discussione, Come azienda e forse anche come comparto, non abbiamo la forza in questo momento di raggiungere i giovani. Forse, mettendo insieme più teste a ragionare sulla questione, troveremo la direzione giusta da prendere come settore”.
Se è molto soddisfatta della propria iniziativa e dello stand, Sara Menin non lo è altrettanto per la fiera. “Trovo Fruit Logistica un po’ sottotono – conclude – credo che la logistica non aiuti, come il settore dell’accoglienza a Berlino. Bisogna fare il punto della situazione perché la fiera mi sembra sempre meno appetibile. Per ora (primo giorno della manifestazione, nda) non ho ancora visto buyer italiani. Questo è grave”.
Elena Consonni