L’ITALIAN FRUIT VILLAGE FA IL PIENO A CIBUS. “OTTIMO DEBUTTO PER IL SALONE ORTOFRUTTA”

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L’ortofrutta italiana ha debuttato con grande soddisfazione alla manifestazione Cibus a Fiere di Parma, quest’anno proposta, come anno dispari, nel format Cibus Connecting Italy che mira a potenziare il taglio b2b della manifestazione.

Antonio Cellie

Cellie: “Parma e Milano daranno visibilità globale all’ortofrutta italiana”

Nei due giorni dell’evento, oggi alla giornata conclusiva, gli stand del Fruit & Vegetables, raccolti all’interno dell’Italian Fruit Village al Padiglione 5 di Fiere di Parma, hanno visto un via vai continuo di visitatori e sono stati coinvolti una dinamica attività convegnistica e di cooking show promossa dal Consorzio Edamus, organizzatore dell’Italian Fruit Village. “Il debutto non poteva andare meglio – ha osservato l’ad di Fiere di Parma Antonio Cellie al Corriere Ortofrutticolo – Una scommessa vinta grazie alla risposta combinata di Fiere di Parma e Fiera Milano (unitesi in matrimonio societario e azionario, ndr) che darà finalmente all’ortofrutta italiana una visibilità a livello globale in una fiera completa del Made in Italy agroalimentare”.

Padovano: “Dal prossimo anno saremo sia a Cibus che a Tuttofood”

E la ‘vetrina’ Cibus diventerà in seguito ancora più importante per l’ortofrutta italiana. “Dal prossimo anno l’Italian Fruit Village sarà sia a Cibus che a Tuttofood” – annuncia al Corriere Ortofrutticolo Francesco Padovano (nella foto di apertura), coordinatore del Villaggio che da anni già offre visibilità e risalto all’ortofrutta italiana nelle grandi fiere internazionali di settore a Berlino e Madrid. “Il nostro format – spiega Padovano al Corriere Ortofrutticolo – propone, oltre alla tradizionale area dedicata all’esposizione, altre due occasioni di confronto: da una parte un’arena dedicata ai talk e alla convegnistica, dove le grandi organizzazioni di rappresentanza e le aziende dibattono sui temi caldi per il settore o presentano novità interessanti e, dall’altra, abbiamo uno spazio dedicato ai cooking show”.

“Da sempre – aggiunge Padovano – pensavamo che in tutte le fiere generaliste dedicate all’agroalimentare ci dovesse essere spazio per il fresco e siamo dunque riusciti nell’accordo con Cibus. Abbiamo investito in questa edizione di Cibus Connecting Italy con la prospettiva di migliorare in futuro la nostra partecipazione in termini qualitativi e quantitativi per le edizioni più consolidate di Cibus e anche, a questo punto, di Tuttofood. L’intento è di avere uno spazio di rappresentazione del settore ortofrutta all’interno del sistema alimentare nella sua interezza che ormai trova nella GDO un’espressione importante per tutte le categorie e referenze”.

– Come è stata la risposta del settore ortofrutta alla proposta Cibus?

La risposta è stata importante, un folto numero di aziende ha deciso di investire in questa edizione di Cibus. Già dopo poche ore l’apertura della manifestazione, vista l’esperienza storica che ha Cibus nei rapporti con le grandi aziende italiane ed europee, ho visto i nostri stand affollati da tantissimi visitatori. Insomma, già dopo poche ore la Fiera ha confermato la promessa di attirare un numeroso gruppo di visitatori interessati, buyers o altri operatori del settore”.

– Dove vedremo ancora quest’anno l’Italian Fruit Village?

” Saremo presenti in un evento dedicato alla dieta mediterranea, Dmed-Salone della Dieta Mediterranea, che si svolgerà a Paestum dal 26 al 28 maggio. E’ un format che tende a valorizzare la Dieta Mediterranea. L’ortofrutta ha un forte interesse a promuovere i suoi prodotti all’interno del valore assoluto della Dieta Mediterranea, patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, e poi, come ogni anno avremo ad ottobre la nostra folta partecipazione al Fruit Attraction di Madrid”.

Cristina Latessa

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