“Macfrut è una fiera che guarda al futuro”. Parola del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, tagliando il nastro della 42esima edizione di Macfrut, inaugurata nel corso del convegno promosso da ANBI (Associazione Nazionale Consorzi di bonifica) sul tema “L’Acqua è il futuro”.

Prima di Lollobrigida, il presidente di Macfrut, Renzo Piraccini ha elencati i primati del salone riminese (ma con testa e cuore a Cesena): 1400 espositori (oltre il 40% esteri), 1.500 top buyer da tutto il mondo, 6.100 richieste di incontri B2B, saloni tematici, tre simposi mondiali (biotecnologie, patata, piante aromatiche del Mediterraneo). E in contemporanea c’è Fieravicola manifestazione internazionale dedicata alla filiera avicunicola.
“Chi frequenta Macfrut – dice Piraccini – si è reso conto dell’esplosione della manifestazione dopo il Covid, grazie anche alla collaborazione con Agenzia ICE. La sinergia tra la 42a edizione di Macfrut, vetrina della fiera ortofrutticola e la 54a edizione di FieraAvicola ci ha permesso di realizzare un vero grande hub del settore agrifood in grado di attrarre operatori da tutto il mondo. Macfrut è la vetrina della filiera ortofrutticola italiana, settore cardine del nostro Paese con un valore di 19 miliardi che sale a oltre 60 se prendiamo in esame l’intera filiera. E proprio la filiera è il punto di forza del sistema ortofrutticolo del nostro Paese che ha trovato in Macfrut la sua vetrina ideale in rappresentanza di tutti gli anelli, dal seme alla tavola”.

Grande novità quest’anno sarà l’arena del cibo sano, The Healthy Food Show, con 11 testimonial di fama nazionale per spiegare “che l’ortofrutta fa bene”, apertura della fiera al mondo dei consumatori.
La presenza di tante delegazioni di paesi in via di sviluppo “rappresenta – ha aggiunto il ministro Lollobrigida – per il sistema agricolo italiano una grande opportunità. In Africa c’è molta terra e c’è anche possibilità di lavorarla. Insieme possiamo costruire occasioni di sviluppo e costruire opportunità per entrambi: loro possono consolidare la loro sovranità alimentare, noi possiamo esportare le nostre tecnologie e in futuro mercati per i nostri prodotti”.
Michele De Pascale, per la prima volta a Macfrut come presidente dell’Emilia Romagna, ricorda che in regione “la filiera ortofrutticola vale oltre un miliardo di euro e comprende non solo la produzione agricola, ma anche tutta l’industria connessa: meccanizzazione, trasformazione, ricerca. È un pezzo fondamentale della nostra identità. Tuttavia, dobbiamo dirlo con chiarezza, questo è uno dei settori che oggi ha più bisogno di sostegno. Gli ultimi anni sono stati difficili, segnati da eventi climatici estremi e da una perdita di competitività dovuta a costi troppo elevati. Abbiamo bisogno di fare di più sulla logistica per abbattere i costi inclusi quelli energetici, e sulla gestione dell’acqua affinché le opere di difesa idraulica siano anche strumenti per conservare e utilizzare in modo intelligente una risorsa fondamentale”.
Per l’Agenzia ICE Maurizio Forte ricorda che “c’è un grande investimento del sistema istituzionale per rendere sempre più grande Macfrut e per farla diventare leader non solo Italia ma anche nel resto del mondo. Quest’anno sono 380 i delegati che abbiamo portato sia per Macfrut sia per Fieravicola; quattro edizioni fa erano circa un decimo”.
Regione Partner dell’edizione 2025 è il Lazio, presentata dall’Assessore regionale Giancarlo Righini: “Attraverso le nostre eccellenze raccontiamo un’agricoltura dalle radici profonde e dallo sguardo proiettato al futuro, fondata su biodiversità, tracciabilità e qualità certificata”. (Red)