Mario Gasbarrino (nella foto) riparte dal tè. L’ex amministratore delegato di Unes, dopo aver lasciato il gruppo distributivo lo scorso luglio (leggi news), nel corso dell’estate e fino a pochi giorni fa lasciava intendere attraverso i social di voler intraprendere una nuova sfida ma con ritmi più tranquilli. Uno degli ultimi tweet del manager dice: “Dopo Unes ho deciso di ripartire dal basso”. Gasbarrino inizia una nuova avventura assumendo il ruolo di Chief Strategy Officer presso la Everton, di Genova, azienda specializzata in tè, tisane, infusi, solubili, zuccheri di canna, sia a marchio proprio sia a marca privata.
“In questo momento è tempo di aiutare e restituire quello che si è avuto voglio portare la cultura di un uomo di retail nel mondo delle imprese, per dare un aiuto all’intero sistema, avvicinando gdo e idm -racconta Gasbarrino a Mark Up -. Per questo voglio essere un divulgatore che spiega il mondo del retail e le sue tematiche (e problematiche) in maniera semplici, ma anche imprenditore, entrando con piccole quote in aziende in crescita, con le quali si crei una forte empatia, specialisti in una categoria, che credano nelle mdd così come nelle potenzialità dell’estero. Tutte caratteristiche che ho trovato in Everton, dove sono arrivato grazie alla stima reciproca con Marco Dodero e all’intesa con i suoi figli Federico e Filippo, che hanno la personalità, capacità e competenze per crescere ancora di più”.
Un cambio di rotta deciso e forse inaspettato da parte di Gasbarrino. Dalla grande distribuzione ad un marchio noto del mondo del tè. Everton è di proprietà della famiglia Dodero e Donelli (il cui nome rimane legato alle fortune di Tè Maraviglia), l’azienda, in oltre 70 anni di storia, si è profondamente trasformata: con più di 200 dipendenti, nel 2018 ha registrato un giro d’affari che supera i 26 milioni di euro e l’obiettivo è quello di arrivare, nel 2019, alla soglia dei 30 milioni.
L’azienda, oggi è presente nel mondo: alla sede di Genova e allo stabilimento di confezionamento a Tagliolo Monferrato (Alessandria), si aggiungono le coltivazioni e gli stabilimenti in India, Croazia e America. “Everton, con i suoi prodotti, vuole offrire ai consumatori la possibilità di godersi piccoli momenti di piacere, calore e benessere, un concetto espresso chiaramente nel claim “Una naturale infusione di piacere”, si legge in una nota. Obiettivi possibili grazie al fatto che le materie prime sono coltivate, trasformate e confezionate direttamente nei luoghi d’origine e in Italia, in aziende di proprietà e con un controllo completo della filiera, dalla foglia alla tazza, per non lasciare nulla al caso.
(fonte: Mark Up)