Prezzi in picchiata per le angurie che, se il tempo non migliora, erano proposte la settimana scorsa a 60 centesimi al chilo con ribassi fino a 40 a causa di un eccesso di produzione a cui corrisponde un andamento molto lento del mercato. E la situazione non migliora per i meloni nonostante i leggero calo dei volumi previsti, anticipato da Europeche.
Ce ne ha parlato, nei giorni del Medfel di Perpignan, Jean Philippe Darrés dell’azienda Marquillanes, con base nel mercato di Perpignan, all’interno della piattaforma di Saint Charles International.
“Le cause di questa debacle – ci spiega – nascono dalla campagna dell’anno scorso che è stata molto buona. E quando va bene, i produttori piantano, piantano e piantano. Così quest’anno abbiamo un eccesso di produzione a cui si aggiunge un clima favorevole che ha portato il raccolto in produzione tutto in una volta e per giunta durante i giorni di Pasqua, che sono festivi, a fronte di una bassa richiesta del mercato perché il bel tempo ancora non è decollato”.
In pratica, nei due giorni subito dopo le festività pasquali, sono arrivate sul mercato di Perpignan (ma la situazione è generalizzata, come hanno confermato anche altri operatori internazionali presenti in fiera) più del triplo delle tonnellate normalmente vendute. In pratica, se l’andamento normale del mercato di Perpignan permette di assorbire circa mille tonnellate di angurie al giorno, l’effetto di bottiglia della terza e quarta settima di aprile ha visto un eccesso di offerta con quantità di volumi tra le 3mila e le 4mila tonnellate al giorno.
“Questo significa – continua Darrés – che i prezzi precipitano di giorno in giorno e che i produttori, soprattutto del Marocco, della zona di Agadir, si ritrovano con un eccesso di prodotto difficilmente smaltibile. Si parla di almeno il 40% in più dei volumi rispetto all’anno scorso. Hanno i magazzini pieni ma i buyer europei non comprano perché il clima è ancora fresco e non incentiva la domanda. Lo stesso sta succedendo con i meloni”.
Su questo prodotto, sempre durante il Medfel, Europeche ha divulgato le previsioni di produzione che, complessivamente disegnano un quadro di sostanziale stabilità con un leggero ribasso delle superfici in Marocco e Francia ed un rialzo dei volumi atteso in Spagna.
“Il clima favorevole in tutte le regioni produttive – ha precisato Catherine Taussig, direttore di APREL, l’Associazione provenzale di ricerca e sperimentazione nel settore orticolo – ha determinato un certo anticipo di stagione, una buona resa, specie in Marocco e Spagna, e un’ottima qualità generalizzata. Mentre da qui a tre settimane si attende la fine del raccolto marocchino, con le serre di Marrakech già a fine produzione, quest’anno si ha un anticipo sia in Spagna che in Francia con le previsioni di partenza della campagna già dalla seconda metà di maggio”.
Mariangela Latella
(Nella foto: Christelle Sanchez e Jean Philippe Datres di Marquillanes)