In Toscana, in Val di Cornia, nella parte meridionale delle province di Livorno e Pisa, al confine con il Grossetano, la campagna meloni quest’anno è partita in ritardo di una quindicina di giorni a causa delle piogge primaverili che hanno fatto slittare i trapianti prima e la raccolta poi.
Un’azienda socia della società cooperativa Terre dell’Etruria, condotta da Agnese e Pamela Forconi (nella foto), ha fatto il punto della situazione, in un’intervista rilasciata a RaiNews.

L’impresa toscana coltiva 120 ettari di frutta e ortaggi, di cui circa 30 dedicati ai meloni. “Quest’anno la qualità è molto buona – afferma Agnese. Le piantine sono state messe a terra a marzo, sono state quindi coperte con tunnell per un mese. Una settimana prima della raccolta le sostanze saline presenti nel terreno aiutano a sviluppare il grado zuccherino del prodotto”.

Una volta raccolta, la merce viene trasportata alla cooperativa Terre dell’Etruria, che conta 4.500 soci con 110 produttori ortofrutticoli, di cui otto in Val di Cornia. Tra giugno e agosto vengono lavorati circa 25mila quintali di ortofrutta, stoccate nelle celle frigo, calibrate e inserire in cassette pronte per la gdo toscana e per i mercati all’ingrosso di Firenze, Bologna e Verona. (red.)