Una superficie di 12.700 metri quadrati suddivisa in tre lotti funzionali per un investimento di oltre otto milioni di euro; una piattaforma per la quarta gamma che mette a disposizione locali adatti alla lavorazione (pulizia, mondatura, lavaggio, taglio e confezionamento) dei prodotti ortofrutticoli grezzi così da soddisfare le esigenze della media e grande distribuzione organizzata; un piano di ampliamento dell’area con interventi infrastrutturali per il miglioramento dell’offerta logistica. È questa, in breve, l’essenza del progetto per la realizzazione della nuova hub di Udine Mercati, che mira a fare della città friulana il crocevia dei traffici agroalimentari da e per l’Est Europa e che promette un incremento del 30% del fatturato già a partire dal 2019 (attualmente il giro d’affari è nell’intorno dei 120 milioni di euro, ndr).
Un’idea ambiziosa, presentata dalla presidente della Regione Debora Serracchiani e dal vicepresidente Sergio Bolzonello, assieme al sindaco della città Furio Honsell e al presidente della Camera di commercio Giovanni da Pozzo.
In rappresentanza del Mercato di Udine era presente il vicepresidente Giuseppe Pavan, che ha sottolineato il respiro internazionale del progetto poiché in grado di coinvolgere direttamente anche diversi mercati esteri, come Austria, Slovenia, Croazia, Rep. Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania e altri ancora. Ma non solo, per Pavan “il cuore dell’operazione è insito nel primo lotto dell’ampliamento, dove si prevede la realizzazione di piattaforme di quarta generazione volte a garantire la tracciabilità del prodotto, dalla produzione al consumatore”.
“È un piano che viene da lontano, grazie ad uno studio presentato dalla Camera di commercio e commissionato da Udine Mercati (leggi news) su cui abbiamo creduto e per il quale allocato le risorse necessarie”, ha spiegato Serracchiani.
La piattaforma agroalimentare, più grande area logistica regionale, “coglie le vocazioni del territorio – continua la presidente di Regione – fondandosi su due punti di forza strategici, ovvero la centralità rispetto alle grandi infrastrutture su è stato investito in questi anni e la capacità di aggregare le filiere, dando respiro all’attitudine friulana sempre più votata ad una produzione di qualità”. Una propensione che per Serracchiani “necessita di nuovi spazi di stoccaggio, refrigerazione, lavorazione in grado di accompagnare lo sviluppo di un settore che si scontra spesso con la piccola dimensione delle proprie aziende. Nel contesto, infatti, questo progetto sostiene l’aggregazione e consente di abbattere i costi di alcuni servizi legati alla logistica”.
Il cronoprogramma prevede di svolgere le procedure di gara tra la primavera e l’estate del 2018 per arrivare ad aprire i cantieri nel prossimo settembre e completare la realizzazione dei tre lotti entro la primavera del 2021.
I TRE LOTTI:
Lotto A, del valore di 3,5 milioni di euro, consiste in una piattaforma logistica coibentata con regolazione microclimatica tra 0° e 4° C su 5.000 metri quadrati con celle da adibire a stoccaggio, deposito di alimentari o smistamento di derrate da destinare ai punti vendita della MDO o GDO. Completano il lotto una sala di lavorazione per i prodotti ortofrutticoli locali di IV gamma con annessa cella refrigerata e laboratorio analisi. Il primo lotto è predisposto a contenere la parte impiantistica a servizio di tutti e tre i lotti.
Lotto B, del valore di 2,5 milioni di euro, di circa 2.000 metri quadrati comprende celle con regolazione microclimatica tra 0° e 4° C. Quest’area sarà destinata alla conservazione di prodotti ortofrutticoli freschi locali, in atmosfera controllata. È inoltre prevista una piattaforma logistica con celle di superficie variabile per complessivi 2.100 mq, destinata a stoccaggio/deposito di prodotti agroalimentari freschi quali salumi e latticini, o smistamento di derrate da destinare ai punti vendita della distribuzione.
Lotto C, del valore di 2,5 milioni, è composto da celle raffrescate su circa 1.800 mq, destinate alla sola conservazione di prodotti surgelati a -20°C; qui potranno trovare collocazione ulteriori celle per 1.800 mq circa da destinare a stoccaggio/deposito di alimentari o smistamento di derrate per i pdv della MDO o GDO.
Chiara Brandi