Dal giorno in cui è stato eletto alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale lo ripete come un mantra: “Serve un patto repubblicano con Meloni, la priorità è la messa in sicurezza del territorio”. Il che vuol dire “lavorare di più e meglio, non significa smettere di litigare”, e si rivolge a “tutti: Comuni, Regione Emilia-Romagna e Stato”. Del resto conosce bene le sue terre e in qualità di sindaco di Ravenna ha seguito da vicino le alluvioni che negli ultimi due anni hanno più volte colpito la Romagna, scendendo in piazza a fianco di cittadini e aziende. Confagricoltura Emilia Romagna dà pieno sostegno alla scaletta del neo governatore, rimarca le criticità sui risarcimenti agli alluvionati, le lentezze della piattaforma Sfinge e le opere anti-dissesto da realizzare in fretta. Condividiamo con De Pascale l’idea di un piano straordinario di manutenzione dei corsi d’acqua che preveda anche spazi di espansione dei fiumi. E laddove non è possibile costruire casse di laminazione, sediamoci al tavolo e studiamo in quali aree effettuare “allagamenti programmati” per salvare i centri abitati: i nostri agricoltori associati sono pronti a collaborare – a fronte di un indennizzo prestabilito -, mettendo a disposizione i propri terreni. Siamo d’accordo con lui anche quando dice che bisogna cambiare passo nella gestione post alluvione, organizzando una struttura di comando unificata con procedure semplificate per l’indennizzo di famiglie e imprese. A tal proposito va ricordato che gli agricoltori attendono ancora lo sblocco dei fondi Agricat per i danni subiti lo scorso anno da alluvioni e gelate. Poi De Pascale si spinge a toccare un tema caldo per gli agricoltori, le assicurazioni, chiedendo una revisione delle normative che ostacolano la gestione del rischio. Una problematica che da tempo merita attenzione visti gli eventi meteo estremi sempre più frequenti in Emilia-Romagna. Ad avviso di Confagricoltura, urge definire un assetto normativo e procedurale che garantisca all’azienda la copertura dei rischi catastrofali. Non mancano perplessità sugli sviluppi della campagna assicurativa 2024. Infatti sono a rischio i rimborsi perché il Piano di gestione individuale del rischio (ex PAI) è ancora fermo. Ci appelliamo dunque al nuovo governatore affinché la voce degli agricoltori giunga forte a Roma ma anche a Bruxelles. E’ necessario promuovere sinergie dell’azione a tutti i livelli.
MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO, PRIMA DI TUTTO SERVE LA MANUTENZIONE DEI CORSI D’ACQUA
Dal giorno in cui è stato eletto alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale lo ripete come un mantra: “Serve un patto repubblicano con Meloni, la priorità è la messa in sicurezza del territorio”. Il che vuol dire “lavorare di più e meglio, non significa smettere di litigare”, e si rivolge a “tutti: Comuni, Regione Emilia-Romagna e Stato”.
Del resto conosce bene le sue terre e in qualità di sindaco di Ravenna ha seguito da vicino le alluvioni che negli ultimi due anni hanno più volte colpito la Romagna, scendendo in piazza a fianco di cittadini e aziende.
Confagricoltura Emilia Romagna dà pieno sostegno alla scaletta del neo governatore, rimarca le criticità sui risarcimenti agli alluvionati, le lentezze della piattaforma Sfinge e le opere anti-dissesto da realizzare in fretta.
Condividiamo con De Pascale l’idea di un piano straordinario di manutenzione dei corsi d’acqua che preveda anche spazi di espansione dei fiumi. E laddove non è possibile costruire casse di laminazione, sediamoci al tavolo e studiamo in quali aree effettuare “allagamenti programmati” per salvare i centri abitati: i nostri agricoltori associati sono pronti a collaborare – a fronte di un indennizzo prestabilito -, mettendo a disposizione i propri terreni.
Siamo d’accordo con lui anche quando dice che bisogna cambiare passo nella gestione post alluvione, organizzando una struttura di comando unificata con procedure semplificate per l’indennizzo di famiglie e imprese. A tal proposito va ricordato che gli agricoltori attendono ancora lo sblocco dei fondi Agricat per i danni subiti lo scorso anno da alluvioni e gelate.
Poi De Pascale si spinge a toccare un tema caldo per gli agricoltori, le assicurazioni, chiedendo una revisione delle normative che ostacolano la gestione del rischio. Una problematica che da tempo merita attenzione visti gli eventi meteo estremi sempre più frequenti in Emilia-Romagna. Ad avviso di Confagricoltura, urge definire un assetto normativo e procedurale che garantisca all’azienda la copertura dei rischi catastrofali. Non mancano perplessità sugli sviluppi della campagna assicurativa 2024. Infatti sono a rischio i rimborsi perché il Piano di gestione individuale del rischio (ex PAI) è ancora fermo.
Ci appelliamo dunque al nuovo governatore affinché la voce degli agricoltori giunga forte a Roma ma anche a Bruxelles. E’ necessario promuovere sinergie dell’azione a tutti i livelli.
Marcello Bonvicini
presidente Confagricoltura Emilia Romagna
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