Via libera all’export dei mirtilli rossi spagnoli in Brasile dopo l’assenso del governo sudamericano e dopo l’ok ai sistemi di gestione praticati a Huelva.
Un passo importante – segnalato da Freshhuelva, l’associazione spagnola di produzione e esportazione di fragole e piccoli frutti – a cui seguirà, nei prossimi mesi, la firma dell’accordo bilaterale tra i due Paesi in fase di negoziazione ormai da anni.
La risposta positiva del governo brasiliano arriva dopo che, lo scorso novembre, una delegazione di ispettori brasiliani si è recata in Spagna per conoscere i sistemi di produzione di mirtilli rossi della provincia di Huelva, attraverso una visita alle aziende partner di Freshuelva, ossia Euroberry e Grupo Medina.
L’obiettivo di questa visita era proprio quello di verificare sul campo il rispetto dei requisiti stabiliti nei protocolli di esportazione in corso di negoziazione, per l’apertura del mercato brasiliano e per il via libera all’esportazione di questi frutti.
Freshuelva, che attraverso Fepex ha partecipato all’organizzazione di questa visita in collaborazione l’assessorato dell’Agricoltura della regione dell’Andalusia, ha mostrato la sua “soddisfazione” per il completamento del processo finale che consentirà, in breve tempo, la commercializzazione dei mirtilli in Brasile, una volta completato il processo amministrativo nei due Paesi.
Oltre ad aprire il mercato brasiliano, Freshuelva lavora alla chiusura di altri protocolli che consentiranno l’esportazione di mirtilli in paesi quali Canada, India o Cina.
Nell’ultimo anno, la provincia di Huelva ha esportato quasi 55.000 tonnellate di mirtilli, con una leggera diminuzione del 2% rispetto alla frutta esportata nell’anno precedente. Questo mercato valeva fino al 2019 quasi 317 milioni di euro. Ciò significa che nel 2020, in controtendenza al calo dei volumi, è aumentato il valore di questa berry di oltre il 14% rispetto all’anno precedente.
Mariangela Latella