Non solo vino, anche le fragole hanno i loro ‘sommelier’. Un panel di giudici sensoriali per l’esattezza, in grado di mettere in piedi una analisi sensoriale oggettiva dinamica basata sulla tecnica della Temporal Dominance of Sensations-TDS, ovvero il metodo che consente di descrivere, nel quadro delle sensazioni che caratterizzano un prodotto, la successione temporale della dominanza di una sensazione rispetto alle altre.
Quindi, per portare subito un esempio, nel caso della nuova selezione “A” di fragola presentata, assieme alle sorelle “B” e “C” da Nova Siri Genetics-NSG in occasione del IV Open Day svoltosi presso il suo centro di ricerca a Policoro (Matera), gli esperti assaggiatori utilizzati dalla società di ricerche sensoriali e marketing Adacta International, si sono espressi descrivendo un assaggio “che regala una sensazione immediata di morbidezza che poi si sviluppa in succosità, in un quadro di bilanciata acidità e sentore di frutto maturo con richiami di agrumi e mele”. Questo innovativo approccio di analisi sensoriale riferito al mondo della fragola è stato messo a punto da Adacta International, in collaborazione con SG Marketing Agroalimentare, su richiesta di Nova Siri Genetics, “al fine di predisporre una comunicazione efficace delle nuove proposte e una migliore product customer experience”, ha spiegato Annamaria Recchia, PhD Senior Consumer & Sensory Scientist di Adacta International, nel corso del convegno su innovazione e biotecnologie nel settore fragolicolo organizzato nell’ambito dell’Open Day NSG.
“La tecnica della Temporal Dominance of Sensations non era stata mai utilizzata per la fragola – ha spiegato Annamaria Recchia (nella foto), intervistata dal Corriere Ortofrutticolo – Si erano finora usati solo profili statici, quelli che misurano l’intensità dei singoli descrittori – per esempio quanto è morbido, quanto è succoso, etc., su una scala d intensità da 1 a 9. TDS è ben altra cosa, oltre a investigare la dominanza delle sensazioni avvertite, registra si anche la loro temporalità, ovvero in che momento del consumo sono emerse”.
– Ma tutto come sarà messo in pratica per catturare il mercato?
“Bisognerà utilizzare tutto ciò che caratterizza le singole cultivar di fragole e metterlo al centro del messaggio comunicativo in modo da costruire una storia. Difatti il prodotto, con le sue caratteristiche sensoriali oggettive e dinamiche, deve parlare direttamente ai sensi del consumatore e in questo caso noi creiamo uno storytelling su misura. Lo storytelling deve parlare al consumatore, utilizzare un linguaggio che il consumatore possa interpretare in maniera corretta. Tutti possiamo fare storytelling ma farlo con un panel di giudici addestrati offre un vantaggio, che si chiama standardizzazione, oggettività, robustezza scientifica.
– Da chi è partita l’idea di questa nuova metodologia di analisi sensoriale applicata alle fragole, da voi o da Nova Siri Genetics?
“NSG è un’azienda innovativa e molto attenta alle esigenze del mercato. Si era resa conto della necessità di andare a caratterizzare il prodotto nella maniera più scientifica possibile, per cui ha richiesto il nostro supporto, è proprio questo il nostro compito aziendale, e quindi abbiamo proposto questo metodo di analisi che ci sembrava il più adeguato alla richiesta”.
Cristina Latessa