NUOVO CAPITOLO PER PATFRUT: INAUGURATO STABILIMENTO PER LA IV GAMMA

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Non più solo patate fresche. Anche IV Gamma con carote e zucche per puntare – con Naturitalia come ‘ufficio commerciale’ – a consolidare la propria posizione nel mercato degli ortaggi ready-to-eat e ad espandere la propria offerta. Si apre un nuovo capitolo nella storia di Patfrut e il segno più che tangibile sono i 1.500 metri quadri del nuovo stabilimento a Medicina, nella Bassa bolognese, territorio fortemente vocato per questi prodotti. Tra i progetti futuri, l’azienda prevede di segmentare ulteriormente la gamma di patate in base alla destinazione d’uso, offrendo soluzioni sempre più specifiche e personalizzate per i clienti.

Stamane l’inaugurazione e il taglio del nastro con l’assessore regionale Alessio Mammi. Per ora si guarda soprattutto al canale Horeca, segmento in crescita e con interessanti possibilità di sviluppo futuro. Ma non si esclude l’approdo anche nella Gdo con una più ampia gamma di prodotti, a partire dalle cipolle.

“Questo impianto non rappresenta soltanto un traguardo importante per la cooperativa ma anche un significativo investimento per lo sviluppo del territorio – commenta Aldo Rizzoglio, Presidente di Patfrut -: abbiamo scelto di puntare su un’area strategica dal punto di vista produttivo e logistico, con la certezza che il nuovo stabilimento contribuirà in modo sensibile a promuovere il patrimonio agroalimentare locale. In questa struttura trova concreta applicazione quell’impegno nella valorizzazione delle produzioni dei nostri soci e nello sviluppo delle filiere che è parte del nostro DNA e che consideriamo tassello fondamentale per il futuro della cooperativa”. Un investimento importante, attorno ai 7 milioni di euro, in un impianto – ricavato nella sede storica di Patfrut a Medicina – che propone linee di lavorazione e pelatrici all’avanguardia che permetteranno a Naturitalia, che distribuisce sul mercato nazionale i prodotti di IV gamma di Patfrut, di soddisfare le esigenze della ristorazione collettiva, sia quella di grandi dimensioni che quella gourmet. “Oltre ad offrire prodotti di alta qualità, vogliamo che siano anche versatili e pronti all’uso, per semplificare il lavoro dei professionisti della ristorazione e garantire un’esperienza culinaria sempre più ricca e gustosa – spiega Gabriele Ferri, Direttore Generale di Naturitalia -. In questo senso, i prodotti di IV gamma rappresentano una risorsa strategica sempre più importante per il settore e un’opportunità per innovare l’offerta, rispondendo alle nuove esigenze del mercato e creando valore per le nostre aziende agricole”.

Le materie prime lavorate nello stabilimento di Medicina arriveranno esclusivamente da aziende agricole associate o collegate a Patfrut, all’interno di una filiera corta e controllata. “Una scelta che ci consente di garantire la massima freschezza e tracciabilità dei prodotti, dalla coltivazione alla tavola – spiega Flavia Lazzaro, Responsabile Qualità IV Gamma Patfrut -. Inoltre, la cooperativa ha adottato rigorosi protocolli di sicurezza alimentare e controlli di qualità in ogni fase del processo produttivo”.

Si comincia con patate, carote e zucche che costituiranno la base per una gamma sempre più ampia di soluzioni per la ristorazione: all’interno dello stabilimento, che si estende complessivamente per 5 ettari ed è allestito con tecnologie all’avanguardia e rigorosamente a temperatura controllata, questi prodotti (provenienti da coltivazioni biologiche o convenzionali gestite separatamente), verranno sottoposti a severi controlli di qualità, lavorati e confezionati in pratiche buste da 5 e 10 chilogrammi, pronte per essere utilizzate dai professionisti della ristorazione. L’impianto è dotato di 2 linee di lavorazione dedicate per le patate e una dedicata per carote e zucche (a cui se ne aggiungerà una, attualmente in allestimento, dedicata alla cipolla) e garantisce una capacità di lavorazione in ingresso che va dai 200 kg/min per le patate ai 50 kg/min per le carote.

L’assessore all’Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Alessio Mammi si è complimentato per l’importante investimento “davvero coraggioso in una fase storica segnata da continue emergenze per l’ortofrutta. Un progetto che crea benefici significativi ad una molteplicità di soggetti, distribuendo ricchezza nelle comunità, posti di lavoro sul territorio, e stabilità per le aziende agricole. La nostra ortofrutta deve continuare a produrre e le aziende devono essere messe in grado di ricavare prezzi giusti e remunerativi. Il nostro impegno come Regione continua sempre : entro fine anno stanzieremo  70 milioni per il comparto ortofrutta per incentivare innovazione e ricerca”. (L. Frass.)

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