“Il Nutriscore e le etichette a semaforo sono quanto di meno informativo e scientifico ci sia per il consumatore finale. Lo hanno già confermato tanti nutrizionisti ed esperti. L’Italia, insieme ad altri Paesi dell’Unione Europea, è contraria ad un sistema che penalizzerà non solo i produttori, ma gli stessi consumatori”.
Lo ha evidenziato il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio, prendendo parte all’incontro organizzato da Agronetwork e Confagricoltura “Alimentazione sana, informazione corretta: Nutrinform Battery vs Nutriscore”. Centinaio ha ricordato come tutti i ministri che si sono succeduti negli ultimi anni al Mipaaf “aldilà dell’appartenenza politica sono andati nella stessa direzione al fianco dei cittadini e dei produttori italiani”. “Abbiamo visto come in paesi come Francia o in Belgio, dove già nei supermercati si trovano prodotti con questo genere di etichettatura, i bollini rossi o verdi siano usati a nostro parere senza alcuna logica”.
Il sottosegretario ha poi aggiunto: “non è il prodotto in sé che fa bene o male, ma il consumo quotidiano o periodico di un alimento, quindi la dieta. Non si può fare una distinzione netta fra cibo buono e cibo cattivo. Ora si dice che il Nutriscore dovrebbe applicarsi solo ai prodotti trasformati a livello industriale, tenendo fuori Dop, Igp e in generale i prodotti a denominazione. Secondo noi è un’assurdità. È soltanto una lotta tra multinazionali che penalizzerà non solo i produttori, ma anche i consumatori”, ha concluso Centinaio.