PATATA DA COMMODITY A PRODOTTO PREMIUM, ROMAGNOLI: “SEGMENTO GOURMET DETERMINANTE”

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Il segmento “gourmet” gioca e giocherà un ruolo determinante nella valorizzazione delle varietà di patate che abbiano caratteristiche distintive, trasformando il tubero da commodity a prodotto premium.

Ad esserne convinta è il gruppo Romagnoli che sta lavorando in questa direzione attraverso un piano votato all’innovazione varietale, “proponendo al mercato varietà capaci di offrire esperienze gustative elevate e di rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più esigente e consapevole”, spiegano dall’impresa bolognese condotta da Giulio Romagnoli.

Il cuore pulsante dell’attività dell’azienda è rappresentato dalla selezione varietale della patata, “una leva strategica per anticipare i trend di mercato, ottimizzare le performance produttive e garantire un perfetto equilibrio tra qualità, resa, gusto e sostenibilità”.

In collaborazione con le principali aziende sementiere europee, la funzione Ricerca & Sviluppo attiva ogni anno oltre 70 campi prova nelle principali aree vocate alla coltivazione della patata, per sperimentare nuove cultivar e definire i relativi modelli di coltivazione. Le varietà più promettenti vengono poi sottoposte a rigorosi test sensoriali, in sinergia con l’Istituto per la Bio-Economia (IBE) del CNR di Bologna, per valutarne le qualità organolettiche e il potenziale di gradimento presso il consumatore. Solo quelle che si distinguono per un profilo organolettico e sensoriale eccellente vengono selezionate come nuove varietà.

Un esempio concreto di questo impegno è rappresentato dal nuovo segmento èVita Armonia Gourmet, che si è concretizzato dopo un’accurata selezione varietale. Le referenze premium èVita Armonia Gourmet ed èVita Armonia Gourmet Rosè valorizzano rispettivamente le varietà Monique, a buccia gialla e Melrose, a buccia rosa. Si tratta di due cultivar accuratamente selezionate per la loro distintività sensoriale e le specifiche attitudini culinarie.

Linee ad hoc per la MDD con le varietà Monique e Molrose. I risultati con il Residuo Zero

La scelta di Romagnoli si è dimostrata vincente testimoniata dalla crescente diffusione delle varietà Monique e Melrose anche attraverso linee sviluppate per la MDD, Marca del Distributore, contribuendo a un deciso riposizionamento qualitativo del prodotto ortofrutticolo.

“Ottimi risultati si registrano anche sul fronte delle patate a Residuo Zero, un progetto partito nel 2016, che si inserisce pienamente nel solco dell’innovazione varietale promossa da Romagnoli. Questa referenza si è ormai consolidata nella gamma a marchio èVita, con volumi in costante crescita anche grazie alla crescente attenzione del retail verso prodotti che uniscono sicurezza alimentare, valore agronomico e appeal sensoriale. Basato sulle varietà Levante e Twister, coltivate in areali ad alta vocazione pataticola, da imprenditori altamente specializzati, entrambe caratterizzate da una naturale resistenza alle principali fitopatie che colpiscono la patata, Residuo Zero rappresenta un equilibrio virtuoso tra sostenibilità ambientale e qualità organolettica. La resistenza intrinseca delle varietà selezionate è un elemento chiave e imprescindibile per ottenere una produzione realmente priva di residui”.

Bene le novelle, campagna positiva

I primi risultati del 2025 arrivano dalla produzione delle patate novelle, “che ha confermato la solidità e il valore della filiera agricola Romagnoli. Nei mesi di aprile e maggio, infatti, grazie alla stretta partnership con le aziende agricole siciliane in filiera, il mercato italiano ha potuto contare su un prodotto fresco, 100% nazionale, in grado di soddisfare le richieste della distribuzione organizzata e le aspettative dei consumatori, sempre più attenti a qualità, stagionalità e origine”, osservano ancora dall’azienda emiliana.

“A trainare la campagna è stata ancora una volta la varietà Arizona, ormai riconosciuta come la regina delle patate novelle, che esprime appieno le sue potenzialità nei terreni del Siracusano. La sua rusticità, la velocità di sviluppo dei tuberi e il profilo organolettico distintivo ne fanno una varietà di riferimento per la produzione precoce e di alta qualità.

Accanto ad Arizona, si stanno affermando con crescente successo le varietà Generosa, Paradiso ed Elodie, affiancate dalle nuove proposte Armedi e Nostling frutto della costante attività di ricerca e selezione varietale condotta da Romagnoli. Caratterizzate da buccia brillante e gusto delicato, queste cultivar si stanno imponendo come nuovi punti di forza della produzione siciliana, unendo valore agronomico, appeal commerciale e gusto deciso”.

Romagnoli è inoltre socia fondatrice del Consorzio di Tutela Patata di Bologna D.O.P. e del Consorzio Patata Italiana di Qualità, titolare del marchio Selenella, che nel 2024 hanno ottenuto importanti risultati commerciali. In quest’ultima sede l’azienda, dispone della gamma completa Selenella: patate, cipolle, carote e scalogno registrando grande apprezzamento da parte della GDO e DO nazionale.

Tra i progetti di punta, Romagnoli partecipa come partner aziendale a P.A.T.A.T.A. – acronimo di Produrre Aggregando Tecnici e Agricoltori, Tutelando l’Acqua – iniziativa triennale promossa da Agripat e cofinanziata dalla Regione Emilia-Romagna. Il progetto affronta la problematica degli elateridi (ferretti), le cui larve danneggiano i tuberi, compromettendo la redditività della produzione. L’obiettivo è individuare pratiche agronomiche sostenibili che, grazie anche ad una corretta gestione irrigua, migliorino la qualità del suolo e riducano la presenza di questi insetti. P.A.T.A.T.A. rappresenta una sintesi virtuosa tra ricerca scientifica, tecnologia e formazione, rafforzando l’impegno di Romagnoli per una pataticoltura resiliente e a basso impatto ambientale.

L’innovazione in casa Romagnoli non si ferma al campo: gli stabilimenti aziendali sono stati recentemente potenziati con nuovi impianti per la lavorazione e lo stoccaggio dei prodotti ortofrutticoli che hanno come obiettivo la tutela del prodotto in ogni sua fase, supportati da soluzioni logistiche e tecnologiche all’avanguardia, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. L’installazione di impianti fotovoltaici e l’introduzione di sistemi di monitoraggio dei consumi hanno già permesso di ridurre i consumi energetici del 4% e le emissioni di CO2 (Scope 1 e 2) dell’1,8%.

Romagnoli è attualmente impegnata nella redazione del quinto Rapporto di Sostenibilità, “testimonianza concreta di un impegno che non deriva da obblighi normativi, ma è profondamente radicato nella cultura aziendale”.

Ancor prima di avviare attività di rendicontazione strutturata, l’azienda ha infatti organizzato i propri processi secondo i più avanzati standard di qualità e sostenibilità, ottenendo certificazioni come ISO 45001, ISO 14001 e un rating ESG con uno scoring elevato.
A questo si affianca un importante impegno sul piano sociale: Romagnoli è da anni certificata per la Parità di Genere (UNI/PdR 125:2022) e per la Diversità e l’Inclusione (UNI ISO 34015), ambiti considerati strategici e fondamentali nella visione etica e responsabile che guida l’intera organizzazione. (red.)

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