Su pesche e nettarine il clima finora ha inciso in maniera importante con cali produttivi tra il 30 e il 50%. Avanti tutta invece sui meloni, con le produzioni in pieno campo.
Per Coop Sole si profila un’estate impegnativa, ma anche di speranza. “Sui meloni la campagna è partita molto bene con le produzioni in serra e un maggio ottimo – osserva Pietro Ciardiello (nella foto), direttore della cooperativa campana di Parete (Caserta). “La qualità è stata elevata e le quantità sono state soddisfacenti, nonostante avessimo programmato 10-15 ettari in meno. Giugno è stato più complesso ma comunque positivo. Ora siamo partiti con le colture in pieno campo. Andremo avanti fino a metà agosto. Procediamo senza particolari problemi”. L’obiettivo sui meloni è raggiungere i 50 mila quintali, di cui circa l’80% è coltivato sotto serra.
Più complessa la situazione sul comparto della frutta estiva, a partire da pesche e nettarine. “Il clima ha inciso con alcune grandinate che hanno danneggiato parte della produzione e per questo con alcune varietà che hanno subito un calo di volumi disponibili molto significativo. L’assenza di freddo in alcune fasi dei mesi scorsi ha creato altri disagi a livello produttivo”, spiega Ciardiello.
“L’importante calo produttivo per fortuna è stato controbilanciato da un mercato che in generale non è particolarmente ricettivo. Se il meteo si sistema al Nord Italia, sbocco commerciale di riferimento, e ripartono i consumi di frutta estiva, possiamo comunque fare bene”.
“Investire sull’innovazione varietale”
Il manager casertano, infine, sottolinea come il comparto debba comunque cambiare di passo: “Serve investire sull’innovazione varietale, creando magari progetti italiani. Cciò darebbe nuova linfa al settore”.
Emanuele Zanini
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