Nel foggiano sono prossimi i trapianti del pomodoro da industria ed ancora non è stato stabilito un prezzo di riferimento. “Se al Nord ci si riunisce senza arrivare da nessuna parte, al Sud nemmeno ci si prova", spiega Marco Nicastro (nella foto), presidente della Federazione Nazionale Pomodoro da Industria di Confagricoltura.
"Come ogni anno si protrae all’infinito la trattativa sul prezzo mettendo gli imprenditori nelle condizioni di fare delle scelte aziendali al buio”. Oltre agli aumenti dovuti all’inflazione agli imprenditori peseranno da quest’anno i costi del gasolio alle stelle, l’Imu sui terreni e i costi degli agrofarmaci sempre più onerosi. “I produttori di pomodoro – evidenzia Nicastro – sono sempre più scoraggiati ed il rischio è di rinunciare agli investimenti nel settore, soprattutto per la difficoltà ad ottenere credito dalle banche rischiando di interrompere la filiera del pomodoro da industria, fiore all’occhiello del Made in Italy nel mondo”.
“Una trattativa seria – continua – si doveva iniziare ad ottobre e comunque tenendo conto dei costi di produzione che per il “tondo” sono di 100 euro a tonnellata e per l’”allungato” 120 euro alla tonnellata altrimenti il rischio è di lavorare senza rientrare degli investimenti fatti come è già successo negli ultimi anni”.