POMODORO: IN ITALIA PRODUZIONE IN CALO, L’EXPORT ARRANCA. I TREND NEGLI ALTRI PAESI

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La produzione mondiale di pomodoro fresco ha registrato una crescita significativa negli ultimi anni, in particolare nel 2023, con la Cina che si è affermata quale principale produttore a livello globale. I maggiori player per il pomodoro fresco sono, oltre al Paese asiatico, gli Stati Uniti, i Paesi Bassi, l’Italia, la Turchia, il Belgio.

La Spagna ha optato per una riduzione del pomodoro invernale, a favore di un aumento delle superfici destinate al pomodoro primaverile-estivo, con un incremento previsto del 20%. Questa scelta non sembra tanto legata ai prezzi, quanto alle difficoltà che incontrano con la produzione di peperoni e zucchine. Di conseguenza, molti produttori si stanno orientando verso il pomodoro, che pare presentare per loro meno problemi fitosanitari rispetto alle altre colture.

In Italia si coltivano ogni anno oltre 5mila specie su circa 70 mila ettari complessivi, sia per il consumo fresco che per la trasformazione; lo spazio per il fresco è di oltre 16 mila ettari in pieno campo e 8mila in serra, per una raccolta annuale di circa un milione di tonnellate. La produzione in questa stagione è attesa in calo.

La bilancia commerciale è in rosso (79mila tonnellate esportate contro 161mila importate, pur a un prezzo medio più basso, nel 2024) e l’export lo scorso anno è calato in volume e soprattutto valore. I principali sbocchi fuori confine sono in Germania, Austria, Svizzera, Regno Unito e Polonia. In crescita invece le importazioni: acquistiamo soprattutto da Paesi Bassi, Spagna, Francia, Germania, Belgio. (red.)

L’articolo completo sarà sul prossimo numero del Corriere Ortofrutticolo con un focus dedicato al pomodoro

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