Confagricoltura Puglia e Confagricoltura Taranto lanciano un appello urgente alle istituzioni affinché vengano intensificate le misure di sicurezza a tutela degli imprenditori agricoli del Tarantino, sempre più spesso vittime di minacce e gravi atti intimidatori. L’organizzazione agricola sollecita un intervento immediato del Prefetto per rafforzare la presenza dello Stato e fermare l’escalation di violenze che sta mettendo in ginocchio un comparto già provato da crisi economiche e climatiche.
“L’ultimo attacco subito dall’imprenditore Amleto Elia di Pulsano è solo l’ennesima dimostrazione di un fenomeno allarmante, che rischia di compromettere la serenità e la libertà d’impresa nel nostro territorio”, evidenzia Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia e Confagricoltura Taranto. “Esprimiamo la nostra piena solidarietà a lui e a tutti gli agricoltori che, con sacrificio e dedizione, continuano a lavorare nonostante le pressioni della criminalità.”
“Il silenzio è il più grande alleato della malavita”, sottolinea Confagricoltura. “Per questo, invitiamo tutti gli agricoltori e imprenditori del settore a denunciare ogni minaccia o atto di violenza. Solo con un’azione collettiva e il sostegno delle istituzioni sarà possibile garantire sicurezza e dignità a chi lavora onestamente.”
L’organizzazione, dunque, chiede alle forze dell’ordine e alle autorità competenti di intensificare i controlli sul territorio e adottare misure concrete per proteggere chi ogni giorno coltiva la terra e contribuisce in modo determinante all’economia locale e nazionale: “La nostra attenzione sul fenomeno nel Tarantino resta altissima come è altissima nelle altre province della regione dove si sono registrati casi simili. Cambia la criminalità ma il modus operandi è sempre lo stesso e mira a indebolire il tessuto sano dell’economia regionale per rinforzare quello criminoso. La sicurezza degli imprenditori agricoli non può essere messa a rischio. Lo Stato deve dare un segnale forte per contrastare ogni forma di sopraffazione e garantire un futuro sereno all’agricoltura pugliese.”