QUALE SARÀ IL CIBO DEL FUTURO? INCONTRO AI GEORGOFILI

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Mercoledì 27 novembre 2024, dalle ore 15.00, nella sede dell’Accademia dei Georgofili si svolgerà una giornata di studio intitolata: Evoluzione delle tecnologie alimentari: sfide e opportunità che ci attendono nel futuro della nostra alimentazione. In un’epoca caratterizzata da sfide globali senza precedenti, quali il cambiamento climatico, la crescita demografica e la necessità di una produzione alimentare sostenibile e accessibile a tutti, il ruolo della ricerca e delle tecnologie alimentari emerge come fondamentale per delineare il futuro della società e il benessere delle popolazioni. Il passato ci insegna come le tecnologie alimentari siano state elementi risolutivi delle maggiori problematiche di approvvigionamento e sicurezza del cibo che l’uomo si è trovato ad affrontare nel suo cammino.
Allo stesso modo, oggi più che mai, la soluzione delle criticità presenti e future vede nella ricerca e nelle tecnologie alimentari due elementi chiave sui quali puntare, con un approccio aperto e di sistema che coinvolga tutta la filiera agroalimentare. All’insegna della tutela della salute dei consumatori, l’incontro si propone quindi di fornire elementi di contesto e di conoscenza che, partendo dalla considerazione di quello che è stato il ruolo della ricerca e delle tecnologie alimentari nel passato e di ciò che rappresentano nel presente, possano essere di ispirazione per delineare un percorso nel quale ricerca e tecnologie alimentari, in relazione con il settore primario dell’agricoltura, vedano pienamente valorizzate le loro potenzialità per un futuro di diffuso benessere.

Tra i relatori, il prof. Pino Mastrocola, presidente della Società Italiana di Scienze e Tecnologie Alimentari, che commenta: “Il cibo è vita ma oltre 805 milioni di persone nel mondo soffrono la fame mentre 2,1 miliardi sono obesi o sovrappeso. Il ruolo degli operatori del settore agroalimentare è sempre più cruciale, in un contesto sempre più difficile tra aumento della popolazione globale e richiesta di alimenti, cambiamenti climatici che rendono difficile la pratica agricola, oltre al paradosso dello spreco alimentare che si aggira, a livello mondiale, a 1,3 miliardi di tonnellate della produzione. Un quantitativo che rappresenta 4 volte il fabbisogno di cibo necessario a sfamare gli 805 milioni di affamati di cui abbiamo detto prima. Per i tecnologi alimentari serve quindi una preparazione adeguata su ricerca e innovazioni: soltanto con una formazione avanzata e completa – che non può essere svolta on-line – si potranno affrontare i problemi attuali”.

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