“Le cooperative agricole che indicavano l’origine italiana della materia prima sui loro prodotti in maniera volontaria ancor prima della emanazione dei decreti ministeriali, continueranno a rispettare le disposizioni nazionali sull’origine, per valorizzare il prodotto dei loro soci e per rispondere alle esigenze di trasparenza dei consumatori”. Così il presidente dell’Alleanza Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri (nella foto) commenta l’approvazione del Regolamento Europeo sull’indicazione in etichetta dell’origine dell’ingrediente principale degli alimenti, che dà esecuzione all’art. 26 (paragrafo 2.a e 3) del Regolamento 1169/2011.
“In tema di indicazione obbligatoria dell’origine della materia prima – spiega Mercuri – l’Europa ha approvato un regolamento esecutivo unico, valido per tutti i produttori europei, disciplinando nel dettaglio i singoli casi in cui è obbligatorio indicare il paese d’origine. I quattro decreti italiani sull’etichettatura d’origine di latte e formaggi, pasta, riso e derivati del pomodoro prevedono che, con l’entrata in vigore del Regolamento esecutivo, decadano e, quindi, perdano di efficacia. Sarebbe opportuno che le normative nazionali vengano rifatte con urgenza, al fine di portare a termine la fase di sperimentazione di due anni prevista dalla normativa italiana sull’origine”.
L’auspicio dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari è che “le aziende che operano in Italia continuino ad indicare il paese d’origine, attenendosi alle normative nazionali, a prescindere dall’entrata in vigore del regolamento. In tal modo i consumatori potranno continuare ad avere maggiori informazioni in etichetta, in linea con la crescente attenzione e esigenza di rassicurazione sull’origine della materia prima”.