Entro maggio, il polo fieristico regionale dell’Emilia Romagna, con allargamento al Veneto, dovrebbe essere cosa fatta. Nei giorni scorsi è stato firmato tra Italian Exhibition Group e BolognaFiere un documento, che delinea i termini e le condizioni materiali in preparazione di un accordo societario, non vincolante, di integrazione tra le due società, sulla base di un “concambio pari ad 1:1 e secondo modalità ancora da definirsi tra le parti”. Lo ricorda in un articolo Pambianconews.
Si profila pertanto una fusione tra due organizzazioni piuttosto forti in ambito food&beverage, con Rimini impegnato sul versante di Sigep e Beer Attraction, per citare le due più importanti fiere di settore che si tengono nel polo fieristico romagnolo, e Bologna attiva sul fronte bio con Sana e su quello delle forniture alimentari alla gdo con Marca. Senza dimenticare l’apporto di Golositalia, organizzata da Ieg a Montichiari (Brescia), e di Macfrut, organizzata da Cesena Fiera ma ospitata a Rimini.
L’unione tra Rimini, Vicenza (polo fieristico appartenente a Ieg) e Bologna potrebbe allargarsi a Verona. Secondo quanto riporta Il Gazzettino, diversi osservatori sostengono infatti che Veronafiere, organizzatore di Vinitaly, deve trovare un partner nel prossimo futuro e l’eventuale acquisizione di Padova non basterebbe. “Si potrebbe valutare un’alleanza con Milano (che rimarrebbe comunque in maggioranza, col rischio dunque di fare la fine di Vicenza in Ieg) o mettersi in futuro al tavolo emiliano per diventare il terzo socio alla pari più o meno con Bologna e con Rimini”, scrive il quotidiano veneto.
Intanto, le nozze tra Rimini e Bologna porteranno, qualora celebrate ufficialmente, alla formazione di un polo il cui fatturato teorico, considerando i dati del 2019, si avvicina ai 400 milioni di euro, perché BolognaFiere aveva chiuso il precedente esercizio a 195,5 milioni di euro e Ieg a 178,7 milioni di euro.
“Il progetto di integrazione ci proietta in una dimensione saldamente internazionale”, ha commentato in una nota il presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolari. “Stiamo facendo passi concreti e decisivi verso la conclusione dell’operazione di integrazione tra le due società, e le difficoltà derivanti dalla pandemia non riducono la nostra convinzione”, ha ribadito il suo omologo di Ieg, Lorenzo Cagnoni.
(fonte: wine.pambianconews.com)