Il “tavolo sull’emergenza nella frutticultura saluzzese”, fanno sapere dal Comune di Lagnasco (Cuneo) si è riunito per la seconda videoconferenza, alla presenza dei referenti dei Comuni di Costigliole Saluzzo, Lagnasco, Saluzzo e Verzuolo, di Coldiretti, Confagricoltura, CIA, Confcooperative, Asprofrut, Jolly Fruit, Joinfruit, Lagnasco Group, Ortofruit Italia, Rivoira e Solfrutta. Nell’incontro è emerso come la pandemia di Coronavirus comprometta l’apertura del PAS e delle altre Accoglienze Diffuse, create a supporto del settore.
Alla luce del nuovo DPCM, che proroga le misure di distanziamento sociale sino al 3 maggio, è del tutto evidente che non sarà possibile creare ammassamenti come quelli che inevitabilmente si verificherebbero al PAS e presso le Accoglienze Diffuse. Sarebbe infatti alquanto ottimistico credere che dal 4 maggio tutto torni alla normalità. Pur non avendo competenza per esprimere pareri o azzardare previsioni in merito ad un’epidemia senza eguali e precedenti, è certo però che si debba lavorare insieme e uniti per trovare soluzioni alternative al fine di salvaguardare i raccolti e le tante aziende coinvolte.
Dal momento che ci saranno problemi di accoglienza e reperimento della manodopera sono state sollecitate le competenti Istituzioni regionali e nazionali a:
- individuare forme di sostegno, anche col contributo dei Comuni, per incentivare l’alloggiamento della manodopera presso le aziende;
- introdurre modalità agili di reperimento ed assunzione manodopera, anche attraverso una radicale semplificazione del voucher agricolo;
- defiscalizzare i contributi previdenziali per incentivare le aziende che investono sull’ospitalità della manodopera e garantire maggior competitività sia a livello nazionale che europeo.
È inoltre necessario che i sindaci presenti al tavolo promuovano con i colleghi dei Comuni del saluzzese l’approvazione del regolamento edilizio che permette la semplificazione burocratica per l’accoglienza delle persone in azienda e si auspica un contributo regionale per far fronte ai maggiori costi dell’accoglienza. Non dimentichiamo infatti che gran parte del personale impiegato nelle scorse campagne (oltre il 70%) era alloggiato nelle aziende agricole.
Le normative di distanziamento sociale impongono anche una diversa organizzazione del trasporto dei lavoratori, si è richiesto alla Regione che metta in atto soluzioni in tal senso e che si attivi affinché venga predisposta una piattaforma di incontro domanda/offerta di lavoro.
Ad oggi le maggiori organizzazioni di categoria agricole si sono dotate di sistemi autonomi online riconosciuti dal Ministero e le hanno già messe a disposizione del settore. Di seguito i link per candidarsi per l’imminente stagione di raccolta:
httpss://lavoro.coldiretti.it/Pagine/default.aspx
https://www.confagricoltura.it/ita/agrijob_autocandidatura-lavoratore.php