Il cortocircuito provocato dallo sciopero degli autotrasportatori non ha risparmiato la Puglia, che è al momento forse la regione più colpita assieme alla Sicilia, anche se le proteste si sono allargate a Lazio e Campania.
Giacomo Suglia (nella foto), presidente di APEO, l’associazione pugliese degli esportatori ortofrutticoli, è molto preoccupato. “La situazione è insostenibile. Siamo tutti fermi in attesa che, non si sa ancora come, la vicenda si sblocchi. Ma il problema è davvero molto serio e per niente facile da gestire”, afferma l’imprenditore pugliese. “Da ieri l’ortofrutta è rimasta bloccata nei magazzini o sui mezzi. La raccolta va avanti in qualche modo con i prodotti che vengono stoccati nelle celle frigo. Ma ieri e oggi non abbiamo spedito la merce. È tutto bloccato”, ribadisce. “Le forniture alle catene distributive sono pressoché ferme. Le difficoltà non mancano. E in tanto i consumi, già al ribasso, calano ulteriormente, con le famiglie già alle prese con il caro bollette che potrebbero tagliare ulteriormente gli acquisti sulla spesa”.
“Siamo preoccupati anche per le conseguenze che le proteste stanno causando: in alcune zone della regione ci sono stati addirittura tafferugli, con camion fermati forzatamente dai manifestanti. È difficile gestire una situazione del genere. Siamo in trepidante attesa che le istituzioni trovino le condizioni per risolvere il problema è far ripartire il sistema, altrimenti saranno guai seri”, commenta infine Suglia. (e.z.)