Lo scrive La Repubblica, citando il ricorso presentato al Tribunale amministrativo regionale dal produttore, la Rana Meal Solutions (azienda del gruppo Giovanni Rana con sede a Chicago) contro il provvedimento, che risale al 27 gennaio. In quella data, il dirigente sanitario e il direttore dell’Ufficio posto controllo frontaliero di Genova hanno decretato “la non ammissione nel territorio comunitario” del carico di “Basil pesto – 100% imported italian dop genovese basil” destinato a essere venduto in Francia e in Spagna, con il marchio Kirkland, da Cotsco, colosso americano dell’hard discount.
Il problema, secondo gli ispettori del ministero – riporta ancora l’articolo di Repubblica – è che l’etichetta con i riferimenti al basilico italiano e genovese mal si concilia col fatto che il carico sia arrivato da Chicago. E per questo hanno vietato l’ingresso del pesto Kirkland in quanto “non conforme per controllo identità non soddisfacente ai sensi del regolamento Ue 625/2017”, che disciplina i controlli sugli alimenti. I legali del Pastificio Rana contestano, fra le altre cose, “la totale genericità dell’addebito“: “Non è dato capire in cosa il controllo non sarebbe stato soddisfacente”. Saranno i giudici del Tar a decidere se sbloccare il carico o confermare il sequestro.
(fonte: La Repubblica; Il Fatto Quotidiano)