Perché la viticoltura propone serate ed eventi in vigna, nell’ambito di un enoturismo sempre più sofisticato e l’uva da tavola no? Perché non provare a far nascere l'”uvaturismo” capace di coniugare agricoltura e turismo? Da questi ragionamenti che da tempo si affacciavano nella mente dell’assessore all’agricoltura del Comune di Noicàttaro (Bari), Vito Fraschini, è nata una suggestiva serata in vigna che ha trasformato i filari dell’azienda Agricoper di Gianni Liturri SRL in un posto magico illuminato da luci, candele e lampioni di carta, con tante balle di fieno a formare file di tavoli e sedili, resi comodi da soffici cuscini, la musica di Gaia Gentile e la sua band ad accarezzare le orecchie e le tipicità agroalimentari del territorio a deliziare i palati.
“Sì, da questa serata può nascere una nuova forma di turismo”, afferma l’assessore Fraschini, promotore assieme alla collega Germana Pignatelli (assessore allo Sviluppo del Territorio) della cena in vigna proposta a buyer e giornalisti all’interno della manifestazione “Regina di Puglia”, voluta dall’amministrazione comunale di Noicàttaro, in collaborazione con l’agenzia Omnibus, per valorizzare l’uva da tavola pugliese e il territorio.
“Sicuramente – aggiunge Fraschini – è un modo diverso di vedere i nostri vigneti, le idee che abbiamo dato stasera possono essere sfruttate al massimo dagli imprenditori del territorio per collegare turismo e agricoltura, arrivare a un tutt’unico per valorizzare il territorio. Penso che con questo evento, riuscito bene grazie alla collaborazione delle tanti parte interessate e con la riuscita scenografia della società “Anche Cinema”, di Andrea Costantino, che ha messo in pratica tutto quello che avevamo in mente per valorizzare l’ambiente, abbiamo fatto capire che oltre la produzione di uva da tavola c’è un mondo dietro, c’è un paesaggio che può essere valorizzato e sfruttato in ambito turistico. I nostri vigneti hanno un valore ambientale, i nostri agricoltori sono orientati alla sostenibilità, le biotecnologie utilizzate nella difesa delle piante rendono questi vigneti sicuri anche da vivere a livello turistico”.
Nell’ottima riuscita del “Vigna Night”, la cena a base di squisite tipicità locali ha senz’altro avuto un ruolo di primo piano. Le aziende, peraltro, dal Caseificio San Marco, al panificio Gianna, alla cantina ‘Enologo per amore’ di Giovanni Aiello e il Casolare di Puglia di Francesco Ferrara, motivate dal desiderio e orgoglio di contribuire all’iniziativa di promozione del territorio, hanno offerto i loro prodotti e il loro servizio gratuitamente.
“In questa serata c’è tutta la nostra cultura – osserva l’assessore Germana Pignatelli -, dalla produzione agricola, al cibo tipico, alla musica, nel repertorio di Gaia Gentile non mancano infatti le canzoni che fanno parte della nostra cultura. E’ la nostra cultura raccontata sotto molti punti di vista, e sotto le pergole, e questo è piacevole. Tutto questo ha avuto anche il supporto della Pro Loco che ha lavorato attivamente a fianco dell’amministrazione comunale per la riuscita dell’evento. La produzione di uva finora era vista come qualcosa di distaccato dal territorio, e’ ora invece di collegarli. Un format come questo può servire. Lanciare da Noicàttaro la parola “Luvturismo”. Perché no?!”.
La famiglia Liturri proprietaria dell’azienda è certamente pronta ad avviarsi su questo percorso dopo aver visto la riuscita dell’evento. “Un evento del genere ce l’avevamo nel cassetto – dichiara Domenico Liturri – Grazie all’Amministrazione di Noicàttaro siamo riusciti a vedere con gli occhi stasera quello che avremmo voluto realizzare e adesso non mancheremo di farlo!”.
Sul palco della cantante è salito anche il sindaco di Noicàttaro, Raimondo Innamorato, per esprimere il suo grazie alle tante professionalità che si sono date da fare per la riuscita della manifestazione. “Proprio questa collaborazione – ha sottolineato il sindaco – ha reso possibile il successo della serata. Solo assieme potremo crescere, come dimostra il Network per la promozione dell’uva da tavola pugliese che abbiamo voluto realizzare con altri Comuni”.
Cristina Latessa