“L’ortofrutta è un settore cruciale per la nostra economia, per l’agricoltura italiana e per l’alimentazione quotidiana delle famiglie. Proteggere le filiere non è solo una necessità economica, ma un atto di responsabilità verso i produttori e i consumatori,” ha dichiarato Mario Serpillo (nella foto), Presidente dell’UCI.
La protezione delle filiere produttive rappresenta oggi una priorità assoluta, soprattutto in un contesto che richiede agli agricoltori di competere in un mercato sempre più complesso. Egli ha dunque proseguito, affermando: “L’obiettivo per noi è quello di creare condizioni eque a livello europeo: si devono concepire e applicare normative in modo che esse non penalizzino la produzione nazionale. Il regolamento sul dimezzamento degli agrofarmaci entro il 2030 può in tal senso contenere dei rischi. Tuttavia, esso rappresenta una sfida necessaria che può trasformarsi in un’opportunità se riusciamo a rafforzare l’impegno sulle politiche biologiche e sui metodi di coltivazione sostenibili. In questo quadro l’innovazione tecnologica assume un ruolo fondamentale ed offre risposte alle esigenze degli agricoltori che fino a pochi anni fa erano inimmaginabili. Come nel caso dell’adozione delle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) che possono contribuire a sviluppare varietà vegetali più resistenti e a migliorare in modo significativo la sostenibilità e la resilienza del settore.
D’altro canto – ha osservato il Presidente, Mario Serpillo – per il futuro del settore è sempre più importante comprendere le esigenze dei consumatori. Solo conoscendo a fondo i loro orientamenti, le preferenze e le abitudini possiamo adattare l’offerta e valorizzare i nostri prodotti.”
Le recenti indagini hanno evidenziato quattro profili distinti di consumatori, con bisogni e priorità diverse, che spaziano dall’attenzione al prezzo alla sostenibilità e alla qualità. È evidente che il comparto deve colmare il divario tra le aspettative del pubblico e le informazioni disponibili sui prodotti, puntando su trasparenza, tracciabilità e comunicazione efficace. La capacità di interpretare queste dinamiche rappresenta un’opportunità cruciale per rafforzare il rapporto con i consumatori e promuovere una maggiore fiducia e la loro fidelizzazione.
“In tale contesto gli investimenti europei rappresentano una leva indispensabile per sostenere la crescita del comparto ortofrutticolo. Questi fondi non sono solo risorse economiche, ma strumenti per pianificare e consolidare il futuro del settore” – ha concluso il Presidente dell’UCI, Mario Serpillo.
Per il 2025, oltre 108 milioni di euro saranno destinati all’ortofrutta, con interventi mirati al miglioramento delle produzioni, all’adozione di tecniche a basso impatto ambientale e alla gestione delle sfide poste dal cambiamento climatico. Di questi fondi, il 43% sarà impiegato per migliorare la qualità delle produzioni primarie, mentre il 41% sosterrà le azioni di sistema, come la gestione post-raccolta e le attività promozionali. Il restante 16% sarà dedicato al controllo della qualità, al marketing e all’innovazione tecnologica.
“Questi interventi, integrati con un approccio strategico condiviso tra produttori e distribuzione – ribadisce il Presidente Serpillo – permetteranno di affrontare con successo le sfide attuali e di garantire un futuro competitivo al settore ortofrutticolo italiano.”