di Angela Sciortino
L’assessorato regionale dell’Agricoltura della Sicilia ha emanato il bando 2024 della Sottomisura 5.2 “Sostegno a investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici” del Psr Sicilia 2014/2022. La dotazione finanziaria è di 5 milioni di euro.
Gli interventi sono indirizzati al ripristino di impianti arborei danneggiati da alcuni importanti patogeni: il batterio Erwinia amylovora del pero, il virus della Sharka (PPV) delle drupacee, il virus della Tristeza (CTV) degli agrumi e il malsecco degli agrumi (Plenodomus tracheiphilus).
La ristrutturazione delle coltivazioni potrà avvenire attraverso varietà di particolare interesse per il mercato e, con riferimento agli agrumi, con tipologie che permettono l’ampliamento del calendario di offerta.

Arcoria: “La Tristeza ci ha costretto ad un importante ricambio varietale”
«È quello che è successo anche senza il sostegno pubblico», osserva Giosuè Arcoria (nella foto) produttore di agrumi (150 ettari in biologico da 20 anni) che opera nella piana di Catania e che commercialmente opera con il proprio marchio “Agrumepuro”. «Se vogliamo guardare il lato positivo della Tristeza – aggiunge Arcoria che presiede la Confagricoltura etnea – possiamo attribuire a questo flagello il merito di averci costretto a un ricambio varietale importante che ha portato alla diffusione di cloni di arancia pigmentata molto apprezzati dal mercato come il Tarocco Ippolito, Lempso, Rosso Vcr e alla riqualificazione (grazie al risanamento varietale) del Moro che si distingue per la sua lunghissima shelf life».
L’intensità dell’aiuto, concesso sotto forma di contributo in conto capitale, è pari al 100% delle spese sostenute. L’importo massimo concedibile è pari a 200 mila euro per ciascun beneficiario, mentre l’importo minimo ammissibile è di 15 mila euro.
Sono ammissibili tutte le spese finalizzate a riportare l’impianto arboreo nelle condizioni di efficienza nelle quali si trovava prima del verificarsi dell’evento fitopatologico. Si va, dunque, dall’espianto degli arboreti compresa la distruzione delle piante infette, se disposta da una misura fitosanitaria, all’allontanamento e all’eventuale smaltimento del materiale di risulta dell’impianto arboreo danneggiato, fino all’acquisto e al reimpianto di varietà/specie di piante resistenti o tolleranti. Sono ammissibili tutte le spese sostenute dopo il 1o novembre 2020.
Per il calcolo dell’importo del sostegno si deve riferire alla tabella dei costi standard unitari in vigore che nella fattispecie ammontano a 15,5 mila euro a ettaro per gli agrumeti senza baulatura e 16,7 mila euro a ettaro per quelli con baulatura. In questi importi è contemplato anche l’impianto irriguo, ma non l’estirpazione, la distruzione delle piante infette (se necessaria), all’allontanamento e all’eventuale smaltimento del materiale di risulta dell’impianto arboreo danneggiato. Per queste voci di spesa si farà riferimento al prezzario regionale ufficiale per opere ed interventi in agricoltura. La ricostituzione degli impianti arborei è subordinata al rilascio del preventivo nulla osta da parte del Servizio Fitosanitario Regionale.
Per quanto concerne il virus della Tristeza degli agrumi, nel caso di reimpianto particolare attenzione dovrà essere posta nella scelta del portainnesto, che dovrà possedere caratteristiche di resistenza o tolleranza. E su questo gli agrumicoltori avrebbero molto da dire. «I nuovi portainnesti, purtroppo – osserva Arcoria – rispetto al vecchio e caro arancio amaro, impossibile da utilizzare perchè fortemente sensibile alla Tristeza, non forniscono gli stessi standard produttivi». Sul divieto di usare l’arancio amaro si può derogare esclusivamente per gli impianti di limoneti.
Chi può presentare la domanda? Gli agricoltori che hanno subìto un danno – causato dalla fitopatia alla coltura arborea, in ordinario stato colturale – almeno sul 30% del potenziale agricolo interessato.
La domanda di sostegno deve essere compilata e inviata esclusivamente in modalità telematica, attraverso l’applicativo del Sian. Ancora non è nota la data a partire dalla quale potranno essere presentate le domande. Verrà comunicata non appena verrà predisposto l’applicativo sul portale di Agea.