Freshuelva chiede al Governo che i piccoli frutti vengano inseriti nel Piano nazionale di recupero e resilienza (PNRR). L’obiettivo è ottenere il sostegno pubblico per i progetti di ammodernamento serricolo a cui punta Huelva che trasformeranno il volto dell’agricoltura delle berries onubensi, portandola da un modello tradizionale ad un sistema di produzione in idroponica.
A tal fine, negli scorsi giorni, l’organizzazione dei produttori di bacche di Huelva, tramite Fepex, l’associazione degli esportatori, ha presentato al Ministero dell’Agricoltura spagnolo, un progetto di Regio Decreto che stabilisce le basi normative per la concessione di aiuti di Stato per la realizzazione di progetti di investimento nell’ambito del Piano per la Promozione del Sostenibilità e competitività dell’agricoltura e dell’allevamento (nel quadro del PNRR), piano che il governo spagnolo inquadra nei fondi europei di prossima generazione dell’UE.
In particolare, la richiesta di inclusione nel gruppo delle colture beneficiarie degli aiuti, è stata avanzata per fragola, lampone, mirtillo e mora al fine di poter partire quanto prima, grazie al sostegno pubblico, con i progetti di upgrade delle serre di Huelva.
La bozza di Regio decreto introduce, inoltre, la definizione di “serra macrotunnel” da riconoscere come ulteriore tipologia di serra, in questo caso “modulare con aperture mobili laterali e frontali e dotata di copertura esterna in plastica”, da aggiungersi alle diverse definizioni già considerate nel Regio Decreto vigente, in quanto tipologia di struttura utilizzata dalle colture di frutti rossi facendola, così, rientrare nella linea di aiuto per l’ammodernamento delle serre.
“È necessario che queste modifiche vengano apportate – fa sapere l’associazione onubense in una nota ufficiale – affinché il settore dei frutti rossi possa accedere a queste sovvenzioni per intraprendere iniziative che approfondiscano la trasformazione e l’ammodernamento delle colture, seguendo la linea di impegno per la ricerca e l’innovazione che caratterizza questo comparto che è all’avanguardia dell’agricoltura spagnola. Inoltre, la trasformazione delle colture convenzionali in idroponica porterebbe al settore e al territorio, enormi vantaggi in termini di sostenibilità e risparmio sui costi sociali e del lavoro”.
Mariangela Latella